La Rosa di una Donna di Olive Schreiner è un racconto breve che parla di solidarietà femminile nella società di fine Ottocento per mano di una delle più grandi scrittrici anglofone seppur ancora poco nota ed amata da noi.
Che Olive Schreiner fosse un esempio per le donne della sua epoca era chiaro alle donne stesse che la prendevano come punto di riferimento e ancor di più alle 'Suffragette' che la definivano La Sacerdotessa.
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Olive fervente anti-schiavista, abolizionista, suffragista e che denunciava le pessime condizioni di lavoro delle donne auspicava un cambiamento sociale in favore di un'equità che avrebbe giovato all'umanità intera.
Le sue prime opere riuscì a farle pubblicare, come molte sue colleghe, grazie ad uno pseudonimo maschile, Ralph Iron, così anche la più nota The Story of an African Farm del 1883.
Con lo stesso stratagemma pubblicò altre opere tra cui racconti brevi di cui fa parte anche The Woman's Rose- La Rosa di una Donna.
Il racconto si centra sulla presunta rivalità che nasce tra donne quando soprattutto per le pressioni che si ricevono queste si ritrovano l'una contro l'altra, nemiche per questioni di bellezza. Le protagoniste in realtà pur subendo le pressioni sociali che le vorrebbero contrapposte in duello nel reclamare le attenzioni maschili non subiscono condizionamenti e seguendo piuttosto un senso di ammirazione reciproco danno dimostrazione di quanto i sentimenti femminili possano invece essere leali e aulici.
Entrambe le protagoniste provano a loro stesse ma anche alla comunità in cui abitano, e quindi anche a chi legge ieri come oggi, che le donne sono capaci di andare oltre il valore della bellezza fine a se stessa e portatrice di ideali prettamente maschilisti che dividono e inaspriscono i sentimenti.
Ora per la prima volta questa miniatura letteraria è stata tradotta, sulla prima edizione del 1893, per la Caravaggio Editore da Enrico De Luca e messa a disposizione gratuitamente in occasione del primo centenario della morte dell'autrice.
"... Ma la Rosa, la rosa è ancor nel cofanetto!
Quando la mia fiducia nella donna si affievolisce allora
ritorna il profumo di quella cosetta avvizzita:
la primavera non può abbandonarci".
Caravaggio Editore
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