lunedì 26 aprile 2021

La leggenda della Papessa Giovanna




La Papessa dei Tarocchi
 si dice ispirata proprio alla 
Leggenda della Papessa Giovanna
 

La leggenda della Papessa Giovanna é tra le più celebri leggende medievali che si tramandano a Roma da secoli.  Tante quindi sono le versioni di questa storia che si perdono nel tempo, una tra le tante fa risalire l'origine di questa donna addirittura ad una casata principesca. Secondo questa versione,  un re aveva tre figlie a cui un giorno chiese quanto affetto avessero verso il proprio padre, le prime due lo lusingarono con espressioni retoriche ma efficienti mentre la terza lo paragonò al sale, una risposta che indispettì il re tanto da cacciarla di casa; questa principessa, scappando, chiese riparo in un convento di frati a Magonza, non senza essersi tagliata i capelli e avendo adottato abiti maschili. La sua cultura e la sua saggezza la misero in luce agli occhi dei superiori tanto da far carriera ecclesiastica fino a diventare cardinale e concorrere al soglio pontificio alla morte di Papa Leone IV nel 855.

Un'altra versione invece riporta semplicemente che una donna inglese d'origine ma abitante in Germania, si travestì da uomo e andò in Grecia per seguire un suo amante, monaco, ma lei stessa  diventata teologa si trasferisce a Roma riuscendo a scalare le gerarchie ecclesiastiche fino a diventare Papa.

Ancora, si racconta che dopo l'elezione a Papa, Giovanna rivoluziona le pratiche di vita quotidiana licenziando i servitori tranne uno, il suo cameriere personale, Montesino, che sempre più insospettito dalla voce e dall'apparenza eterea del nuovo Papa Giovanni, decide di metterlo più volte alla prova per scoprirne il sesso; tentativi che però in un primo momento andarono falliti sennonché il Papa stesso rivelò al suo giovane e attraente servitore la sua natura e i due si amarono appassionatamente.

Edicola di Via San Giovanni in Laterano
angolo Via dei Querceti
Quale sia la versione, la leggenda della Papessa Giovanna narra che durante una processione da San Pietro alla Basilica di San Giovanni in Laterano, il Papa Giovanni cominciò a contorcersi dai dolori delle doglie, in mezzo allo stradone di San Giovanni, come precisa una versione, lì dove c'era una statua e un rudere della Roma antica, "il papa Giovanni" partorì un bambino sotto gli occhi esterrefatti del clero e del popolo che sembrava impazzito.

Cappellina tra Via dei Querceti
e Via dei SS. Quattro
Il Papa, Giovanni VIII, diventa quindi la Papessa Giovanna che secondo alcuni viene lapidata dal popolo mentre per altri muore con il bambino tra la confusione e le grida dello sconcerto generale; si dice venga seppellita con il bimbo a Via San Giovanni in Laterano dove partorì e dove oggi all'incrocio con Via dei Querceti c'è un'edicola che secondo altre versioni  é invece la cappellina tra Via dei Querceti e Via dei SS. Quattro, costruita proprio per 'mondare' il luogo dal sacrilegio. 
In entrambi i casi si trova l'immagine di Maria con in braccio Gesù bambino; all'interno della piccola cappella si intravede un dipinto che seppur mal conservato appare molto antico. 

L'immagine della
Sacra Madonna in trono col Bambino
credits:GoogleMaps
L'esistenza della Papessa Giovanna viene ripresa nel 1277 da Martin von Troppau e ancora nella prima storia pontificia del 1479, il cui autore, Bartolomeo Sacchi (1421- 1481), conosciuto come Platina, registra l'accaduto come una svista a cui si era rimesso riparo, negli anni, con un esame che il novizio papa doveva superare...sedersi su una sedia bucata da cui il diacono toccandolo poteva confermarne il sesso. Per molti però il malinteso nacque proprio dal fatto di usare queste sedie che in realtà erano "da parto" e da qui l'ironia interpretativa che poi sarà sfruttata anche dai luterani nelle loro invettive contro il papato fino a tutto il Seicento.

Per altri ancora questa è semplicemente una leggenda che nasce dal potere che donne macchinose e senza scrupoli avevano conquistato presso il clero e il papato intorno al X secolo, come una tale Marozia che ebbe tra i suoi amanti Papa Sergio III e che fece eleggere anche suo figlio al soglio di Pietro con il nome di Papa Giovanni XI.

Nel 2019 l'archeologo Michael Habicht, dell'Università di Adelaide ed autore di "La Papessa Giovanna" (Päpstin Johanna- Una storia vera di pontificato femminile o solo leggenda? 2019), sostiene di aver trovato le prove di una reale esistenza della Papessa. Habicht avrebbe trovato infatti in alcuni sepolcri papali delle monete riferite a Papa Giovanni VIII ma che differirebbero rispetto a quelle riferite a questo Papa 'tradizionale' ( 872-882 d.C.) e quindi assegnabili, secondo lui, al Pontificato della Papessa Giovanna, Johannes Anglicus, databili appunti intorno al biennio in cui sarebbe stata al soglio pontificio (856-858).


La Chiesa però continua a sostenere che non c'è mai stato un Pontificato retto da una donna, perché tra l'elezione di Leone IV e il suo successore Benedetto III passarono solo poche settimane e ne fa invece risalire l'origine ad una storiella nata in Francia durante le beghe tra sostenitori papali e temporali nel duecento francese. Ripresa poi alla fine del 1200 da un domenicano, Martino di Polonia e ancora nel 1300 dai Francescani il cui ordine venne ripetutamente attaccato dall'allora Papa Giovanni XXII ed infine ripresa da Boccaccio e Petrarca che ne hanno facilitato la diffusione nell'immaginario popolare e via via da laici o religiosi per convenienza.
Per anni tuttavia la Chiesa, dato per assurda una storia che vedeva una donna al soglio pontificio, non si é preoccupata di sconfutarne la veridicità.


La Papessa Giovanna, o la sua figura, nella sua evoluzione tuttavia, al di là della sua reale esistenza, è diventata un'icona delle capacità femminili, della loro saggezza, spiritualità, intelligenza...e questa é forse la sua vera forza nei secoli!



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giovedì 8 aprile 2021

Social Women talk! Il primo evento digitale femminista




Nasce a Roma il primo evento digitale femminista il Social Women talk il 21 maggio, anche online! Il primo evento di Digital Women's Empowerment, tutto al femminile, pensato ed ideato per le donne.


Il tema delle STEM per le ragazze e per le donne in generale è un tema di stretta attualità che è stato trattato anche a livello internazionale per cercare di sensibilizzare ed educare le donne alle materie scientifiche. Anche il blog Opportunità di Genere OG nel corso della sua pluridecennale attività ha spesso riportato esempi di empowerment femminile che da sempre ci sono stati da parte delle donne in ambito matematico, scientifico, astronomico...

Qui puoi leggere la storia di
 Geltrude Elion
 premio Nobel medicina
Non sempre si sa ma ad esempio ad inventare i presupposti tecnologici, addirittura nel secondo periodo bellico, su cui si sono ricavati il GPS, il Bluetooth e il wi-fi è stata una donna, Hedy Lamarr, attrice hollywoodiana bellissima ed amatissima che nel corso della sua vita ha dato espressione oltre che alle sue doti cinematografiche anche a quelle scientifiche e meno male altrimenti non saremmo qui nessuna e nessuno di noi, come dobbiamo ringraziare, forse la più nota, Ada Lovelace, matematica che nel 1843 inventò il software per la macchina analitica antisegnana del pc!

Immaginiamo quindi come sarebbe il nostro mondo oggi se queste due donne non avessero approfondito le loro capacità ed inclinazioni...tutta la società umana sarebbe nettamente più povera di tecnologia eppure questa si è sempre pensata non adatta alle donne! 

Qui la storia di
 Scienziate e Informatiche
Come esiste un gap nell'informazione (si veda l'articolo "Il posto delle donne nelle notizie ") così lo vediamo e viviamo anche nel settore digitale dove la maggioranza degli speaker di eventi tecnologici è per l'85% uomo e solo per il 15% donna.


Ora due donne, imprenditrici, hanno voluto ribaltare la situazione e dare alle donne un'occasione concreta da sfruttare per migliorare la loro preparazione grazie alle competenze e alle testimonianze di professioniste, per dimostrare che anche il settore del digitale è cosa da donne.

Ho approfittato per fare alcune domande alle ideatrici dell'evento, Chiara Landi, ideatrice e Founder di Social Women Talk e Noemi Giammusso, Co-Founder e Managing Partner di Social Women Talk.


Chiara, come è nata l'idea di questo evento?

All'inizio è nato il podcast Social Women Pod, dedicato al Social Media Marketing in cui ospito solo esperte del settore e da lì  Social Women Talk. E' da molto tempo che mi impegno per ridurre il divario di genere nel nostro settore.


Perché lo definite un evento femminista?

E' un evento nato per colmare un vuoto che non possiamo ignorare: un evento femminista, perché mette al centro le donne e le rende finalmente protagoniste del settore. Donne che hanno voglia di riprendersi i loro spazi, di superare gli stereotipi di genere e di rompere il soffitto di cristallo che ancora permane in molti ambiti professionali. Siamo orgogliose di definirci femministe: non è una parolaccia o un termine da temere, è un orgoglio che vogliamo rivendicare.


Come si svolgerà il Social Women Talk?

Abbiamo scelto Roma perchè è una città ancora troppo poco consolidata nel Digital Marketing ma soprattutto abbiamo voluto un evento formativo: la connotazione pratica garantisce un alto grado di formazione di taglio operativo. Ci saranno grandi professioniste che stanno facendo la differenza nel settore del Digital e del Social Media Marketing, ma anche momenti di confronti, networking e riflessione collettiva. Siamo orgogliose del nostro progetto. 

Noemi tu cosa puoi dirci della tua professione e del tuo impegno per Social Women Talk?

Io e Chiara abbiamo pensato e voluto fortemente questo evento. Sarà un'occasione per formarsi e fare network. Nel mio lavoro, sia come commercialista che come imprenditrice digitale ho sempre evidenziato, purtroppo, un gender gap notevole. Sono felice di organizzare il primo evento con sole speaker donne in Italia.

Quali saranno i temi trattati?

I temi trattati sono molto attuali ed il taglio sarà pratico. Da commercialista ho voluto inserire anche argomenti in ambito finance perché avere dei fondamenti finanziari penso sia essenziale per qualsiasi attività.



Ecco allora un po' di cifre:
20 professioniste speaker del settore tra cui Flavia Marzano, Eleonora Rocca, Valentina Giacin, Alessia Camera
8 ore di formazione
10 sale formative e workshop pratici
9 digital trend topic tra cui Social Media Marketing, Finance &Cryptovalute, Growth Hacking, Analysis & Social Media Listening, Copywriting, Postcasting...
50 minuti per ogni speech (30 teoria e 20 minuti di esercitazione)

Si potrà partecipare all'evento anche online tramite una piattaforma dedicata.



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