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martedì 17 ottobre 2017

Non solo Rosa...





Molte grandi scrittrici erano anche appassionate di giardino, dei propri giardini che curavano con passione e attenzione proprio come le loro opere letterarie.
Virginia Woolf ad esempio e il suo a Monk's House o ancora Beatrix Potter nella sua tenuta del Distretto dei Laghi o ancora Vita Sackville West che oltre a scrivere raffinati romanzi impiegò la sua attività creativa anche progettando veri e propri giardini, come quello della sua residenza di Sissinghurst Castle meritandosi l'elogio e l'ammirazione di molti professionisti giardinieri (oggi diremmo paesaggisti). Tenne anche una rubrica settimanale di giardinaggio per l'Observer e per quindici anni si impose al pubblico anche come esperta giardiniera tanto che ancora oggi è un punto di riferimento anche per i vivaisti contemporanei.

A lei si deve la riscoperta nel giardino abbandonato quando acquistò il Castello nel 1931, di una rosa molto antica che ora porta il nome della sua tenuta, Sissinghurst Castle appunto. Il suo giardino divenne infatti fonte di ispirazione anche per i suoi contemporanei appassionati, coltivatori, fiorai tra cui Costance Spry, la flower designer talmente brava che ricevette l'incarico nel 1956 per gli addobbi per i festeggiamenti dell'incoronazione di Elisabetta II d'Inghilterra.

Costance iniziò la sua carriera casualmente come vetrinista di una profumeria di un amico negli anni '20 ma il suo successo fu immediato e costante, infatti rivoluzionò le regole della composizione floreale. Oggi è praticamente normale trovare centritavola, addobbi, bouquet con diversi elementi ma ciò che per noi è ormai acquisito in realtà lo dobbiamo a lei, alla sua creatività e al coraggio che ebbe di sfidare le regole che fino ad allora si usavano per il flower design.
Costance infatti ideò, per la prima volta, composizioni che contemplavano oltre ai fiori di stagione anche tutti gli altri elementi che il periodo stagionale offriva come frutti, ortaggi e foglie, abbinamenti che riscossero subito molto consenso e l'avviarono con successo al mestiere di flower design a cui ancora oggi dobbiamo molto. 
Alla sua morte, nel 1960 David Austen, un istituzione tra i creatori di rose inglesi, le dedicò una sua nuova creazione, una rosa a coppa dal colore chiaro e profumatissima che appunto chiamò Costance Spry. Lo stesso Austen quest'anno ha dedicato la sua nuova creazione ad un'altra artista: Vanessa Bell, arredatrice e pittrice di fine ottocento, nonché sorella di Virginia Woolf.

E poteva mancare una rosa dedicata a Jane Austen nel suo duecentesimo anniversario? No di certo ed infatti dall'Inghilterra ecco la rosa Jane Austen dal colore pastello, un albicocca delicato e dal profumo intenso.

Ma anche il nostro paese, altrettanto dedito ed apprezzato per i suoi giardini e giardiniere-i, deve molto alle donne.


A Roma, il noto roseto comunale è stato ideato dalla Contessa Mary Gayley Senni che sul Colle Oppio negli anni trenta del '900 dedicò acri alle rose più preziose e istituì in quell'occasione il prestigioso premio di Roma nel quale la rosa più bella tra le nuove create viene, ancora oggi, premiata da una giuria internazionale.
Il roseto però fu poi distrutto durante il conflitto mondiale e solo successivamente ripristinato nella sua sede attuale all'Aventino e impreziosito da nuove e rare specie di rose, ad oggi ci sono più di mille esemplari da tutto il mondo.

Rosa tipo Tudor, "Lea" Renaissance.



Quest'anno ecco la rosa dedicata ad Anna Molinari, pensata in onore della fondatrice del noto marchio di moda Bluemarine che da quarant'anni fa grande il nome del Made in Italy anche all'estero.
Nel 2011 un vivaista di San Remo, e dove senno?, ha dedicato una sua rosa alle madri costituenti per festeggiare i 150 anni della Repubblica italiana, chiamandola “Donne d'Italia”; nello stesso anno in Veneto un innestatore ha dedicato una sua nuova creazione alla giornalista Ilaria Alpi e quest'anno ha pensato di omaggiare una delle poete più importanti del panorama italiano per quanto purtroppo poco nota.


Rosa "Mamma mia" Courtyard.
Moderata Fonte, Modesta Pozzo de' Zorzi, infatti fu una poeta molto apprezzata e nota nella Repubblica Veneziana del '500. Sua il Merito delle donne in cui un gruppo di amiche si ritrova a casa di una di loro, Leonora che vedova le ospita nella sua casa, una villa ereditata da una zia che non aveva mai voluto sposarsi e lì lontane da occhi e orecchie indiscrete le amiche si sentono libere di confidarsi e parlare. Così si apprende quanto la condizione femminile è sacrificata e subordinata ai voleri e condizionamenti degli uomini, fossero essi padri, fratelli o mariti e la mancanza di un'istruzione é ciò che pregiudica loro una vera libertà. Leonora, ad un certo punto auspica addirittura il ritorno delle amazzoni ma la più anziana smorza ogni richiamo alla guerra e le riporta alle loro riflessioni che si possono racchiudere nella frase che Corinna, la più rivoluzionaria tra le amiche, ad un certo punto afferma: Libero cor nel mio petto soggiorna, non servo alcun, né d'altri son che mia”.*
La rosa Moderata Fonte, la novità del 2017 è di un rosa intenso e delicato.



* M. Fonte, “Merito delle Donne. Ove chiaramente si scuopre quanto siano esse degne e più perfette de gli uomini”, 1600, pag. 12.





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sabato 31 dicembre 2016

Un film di una donna a settimana per un anno? #9




#9 Miss Potter



Il 2016 è stato il 150 anniversario della nascita di Beatrix Potter, questa artista ed illustratrice straordinaria,  che è stata capace di sorpenderci ancora oggi con una favola inedita e una mostra all'Albert&Victoria Museum e a cui ancora sono state dedicate tante iniziative come l’uscita lo scorso mese di un libro firmato dai più importanti disegnatori e disegnatrici per bambini più conosciuti al mondo che hanno deciso di renderle omaggio con questo volume per ringraziarla del suo esempio e della sua influenza “A Celebration of Beatrix Potter” -Arts and Letters by more than 30 of todays’s favorite children’s book illustrator edito dalla Warne, o ancora la coniazione di una moneta, in diversi metalli preziosi,  di 50 pence con, da una parte la Regina Elisabetta e dall’altra il profilo della scrittrice con quello che è il suo personaggio più noto ed amato, Peter il Coniglio, così la Royal Mint ha pensato di celebrare Beatrix Potter. E così anche OG nell’ultima settimana di quest’anno ha pensato di augurarvi buon fine anno proponendovi come nono film per questa settimana la pellicola “Miss Potter” con Renée Zellweger.

Trama: Il film ripercorre la vita di Beatrix Potter inquadrandola nella sua epoca, nella sua famiglia benestante che vuole farla sposare al così detto ‘buon partito’ e non vuole quindi accontentare le sue velleità personali, votate al disegno e alla natura, poiché ad una donna da marito non erano utili. Beatrix quindi vivrà in conflitto con la sua famiglia, rifiutando i loro diktat e continuando a disegnare i suoi amati personaggi  finchè la sua bravura le renderà merito e potrà così riscattarsi dai suoi, guadagnare tanto da mantenersi e potersi comprare una bella fattoria che oggi è il Distretto dei Laghi.

Scelto perché: In pieno clima festivo la storia, la vita di Beatrix Potter ci insegna che i sogni si avverano, pur non senza difficoltà, grazie a forza e determinazione. La sua vita e il suo talento ci sono ancora di esempio: i suoi libri, le sue storie, i suoi disegni e la sua fattoria sono ancora per noi oggi il simbolo della lotta di una donna per vivere la sua vita. E noi siamo ancora qui a celebrarla in tutto il mondo. Buon fine anno!.


Titolo:Miss Potter
Nazionalità:Uk, USA
Anno: 2006
Durata: 92 min
Regia: Chris Noonan
Cast: Renée Zellweger, Ewan Mc Gregor, Emily Watson




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venerdì 11 novembre 2016

Beatrix Potter dopo 100 anni arriva in libreria con una nuova favola inedita

Kitty in Boots, la nuova storia di Beatrix Potter.


A settembre come annunciato agli inizi dell'anno in questo post a cui vi rimando "Kitty in Boots"  è arrivata in libreria e sulle piattaforme librarie anche in e-book.
La nuova favola di Beatrix Potter che dopo più di cento anni era rimasta nascosta è ora realtà grazie ai disegni di uno dei più noti e apprezzati illustratori dei nostri tempi, Quentin Blake per l’editore che per primo le credette e permise a Beatrix Potter di diventare un punto di riferimento non solo per milioni di bambine e bamibini in tutto il mondo ma anche per tante artiste, disegnatori e scrittrici di storie per l’infanzia, al punto che per il suo 150°anniversario dalla nascita, proprio in questo mese di Novembre, alcuni dei più importanti ed affermati illustratori di libri infantili pubblicheranno un libro commemorativo di loro disegni e lettere per testimoniare quanto questa artista, unica nell’aver avuto talento sia per lo scrivere che per il disegno, abbia ispirato generazioni di illustratori ed illustratrici.
Il libro, appunto edito dalla originaria casa editrice di Beatrix, "Warne" è dotato anche di un cd in cui la favola viene narrata dall’attrice premio Oscar, Hellen Mirren.

La storia parla di una comune gatta nera che la sua padrona, un’anziana signora, chiama Kitty ma che si fa chiamare Miss Catherine St. Quintin, conosciuta anche più semplicemente come Q o Squintums.

La copertina del libro +cd letto da Helen Mirren

Insomma una gatta un po’ speciale che conduce una doppia vita infatti di giorno si gode le cure casalinghe e di notte dopo essere andata ufficialmente a dormire si fa sostituire dall’amico Winkiepeeps, gatto anch’egli comune e di colore nero che volentieri si scambia con Kitty per riposare e apprezzare le cure della vecchia padrona ignara dello scambio. Kitty la notte infatti preferisce andare a cacciare e richiamata dal chiaro di luna si prepara a vivere l’avventura con dei grandi stivali e una giacca in realtà da gentleman che la porterà ad avere fraintendimenti ed equivoci; un’eroina dalla doppia vita insomma ben educata e tranquilla di giorno, cacciatrice in incognito di notte.


Dopo più di un centinaio di anni Beatrix Potter si presenta  a noi nel XXI secolo con una storia che possiamo definire di parità di genere in cui la protagonista è una gatta che non si fa problemi a travestirsi da gatto la notte, senza poterlo neanche immaginare Beatrix Potter è più attuale che mai in una società globale sempre in tensione sui temi di parità e che si inserisce in una polemica tutta italica, del conflitto sull’introduzione di testi e storie che parlino di parità di genere anche per l’infanzia, anche se ha ricevuto critiche soprattutto oltreoceano proprio per l’ambiguità del personaggio, gatta di giorno, gatto di notte, e per la confusione dei nomi con cui viene chiamata o si fa chiamare.

La storia era stata iniziata nel 1914 ma poi terminata la trama e una sola illustrazione, l’autrice dovette fermarsi di fronte ad eventi che condizionarono la sua vita, la Prima Guerra mondiale, il suo matrimonio e non ultima la sua malattia ma questa favola vede il compendio del suo lavoro perché oltre a questa nuova eroina, Kitty, ritroviamo i tanti personaggi più conosciuti ed amati di sempre da Mr Tod a Miss Tabitha Twitchit perfino Peter Rabbit, più anziano e per questo un po’ più lento, che nelle sue avventure notturne Kitty incontrerà di volta in volta.


Ma non solo potremmo quindi di nuovo poter sfogliare delle pagine ricche di disegni e leggere o ascoltare una storia tutta nuova catapultandoci ancora una volta nel meraviglioso mondo potteriano, nella primavera 2018 potremmo anche vederlo, uscirà infatti un film che vedrà tutti i suoi personaggi protagonisti, un ulteriore modo di rendere omaggio a questa artista che dopo tanto tempo riesce ancora a sorprenderci e farci tornare ogni volta al sapore dell'infanzia grazie alla sua arte, al suo talento con cui regala ancora romanticismo, arte ed ispirazione ai nostri tempi un pò più aridi.  



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mercoledì 27 gennaio 2016

La sorprendente Beatrix Potter: due fiabe inedite, una in uscita






Una storia vecchia di cento anni fa in un mondo globalizzato  come il nostro non ha nessun appeal ormai ma se è inedita ci si chiede come possa essere possibile e se sarà mai possibile ma per fortuna i casi, il caso, ancora nel XXI secolo può agire indisturbato e far ritrovare storie che nessuno aveva ancora letto, il caso riesce ancora a sorprenderci, piacevolmente se grazie a persone che ricercano alla vecchia maniera tra le carte e i fogli ingialliti del tempo che, ci e, si raccontano trovano nuove ed inedite fiabe di Beatrix Potter che riportate alla luce nel nostro XXI secolo vengono a portare ancora, oggi come allora, un po’ di romanticismo e di incanto grazie al suo immenso talento.

Beatrix Potter nasce a Londra nel 1866 e riceve un’istruzione privata ed estremamente razionalizzata al suo rango sociale e alla sua condizione di donna, i suoi genitori infatti appartenevano a famiglie benestanti da cui avevano ereditato grosse somme di denaro con le quali vivevano, di mentalità estremamente tradizionalista le vietarono studi ed attività non consone al suo ruolo di donna e soprattutto di futura moglie, di un buon partito possibilmente.
Beatrix però lottò sempre per la sua indipendenza personale, rifiutando “buon- partiti in cerca di moglie”, e per la sua realizzazione professionale, incarnazione “woolferiana” finché non riuscirà a mantenersi da sola grazie al suo lavoro, alle sue storie e ai suoi disegni, finché quindi non avrà una sua indipendenza economica, una stanza tutta per se', dovrà stare sotto lo stesso tetto dei suoi genitori subendo ricatti, sabotaggi, umiliazioni ai quali non cederà mai, continuando a portare avanti la sua passione per la natura, gli animali e il disegno anche quando la sua candidatura come studente al Royal Botanic Gardens verrà respinta in quanto donna e quando, con la stessa motivazione, anche la Società Reale di Scienze britanniche rifiuterà di pubblicare i suoi disegni botanici nonostante, grazie alla sue illustrazioni, in particolar modo di licheni e funghi, conquista il rispetto e la stima di micologi per il contributo allo studio e alla conoscenza che le sue illustrazioni avevano apportato alla biologia.


Una volta però avuto il giusto riconoscimento Beatrix acquista dei terreni in campagna da cui creerà una fattoria e diventerà imprenditrice di se stessa, delle sue capacità e anche delle sue proprietà creando Hill Top Farm che volle destinare ad una gestione eco solidale, come diremmo oggi, accrescendo nel tempo il latifondo con appezzamenti di terra limitrofi per evitare una possibile urbanizzazione della zona e preservare il paesaggio e la collina; oggi i suoi terreni sono il Parco Nazionale del Distretto Dei Laghi.


La sua favola più conosciuta è senz’altro Peter Coniglio anche se rimangono indimenticabili personaggi come Mr. Tod o Samuel Baffetti, Jeremy Pescatore, Jemima Anatra De’ Stagni, Timmy Punttapié.

Beatrix Potter cominciò però intorno agli anni ’20 ad avere problemi di vista e smise progressivamente di scrivere è infatti del 1916 il ritrovamento di un’altra sua favola, incompiuta per volontà dell’autrice stessa che abbandonò il progetto non convinta dell’originalità del soggetto, ma che ella stessa seppur in via anonima aveva chiesto al disegnatore Ernest Aris di illustrare, intitolata “The Oakmen” (Gli Gnomi). Beatrix mandò ad Aris un set di matite di disegno con le istruzioni sui colori e la composizione ma poi ci ripensò e la storia non fu mai realizzata. Oggi queste illustrazioni, ritrovate negli archivi del disegnatore Aris, sono visibili nella mostra permanete alla Galleria 102 del Victoria&Albert Museum che fino al 22 Luglio rimarrà ad ingresso libero.  Ma l’ultima fiaba di Baetrix Potter viene pubblicata nel 2016 ed è l’inedito “Kitty in Boots” (Il Gattino con gli stivali), sì avete letto bene Beatrix Potter è ancora con noi, ancora si fa leggere, ancora è pronta a regalarci magia, emozioni e bellezza.

La storia inedita che potremo tutti per la prima volta trovare negli scaffali delle librerie del XXI secolo è stata trovata dalla editrice Jo Hanks che rileggendo una biografia della Potter ha colto il riferimento a questa favola nelle lettere scritte al suo editore dell’epoca. Ricercando quindi negli archivi della Victoria&Albert Museum, i detentori del materiale della Potter e come visto anche di Aris, è venuto alla luce il manoscritto. La particolarità della storia è la contemporanea presenza di altri noti personaggi cari ai lettori come Mr. Tod, Ribby & Tabitha Twitchit e perfino Peter Coniglio anche se più anziano e lento.

"Kitty in Boots",
 l'illustrazione originale di Beatrix Potter;
(Frederick Warne&Co. & The V&A Museum)
La fiaba, del 1914, non è mai stata pubblicata perché per ammissione della stessa autrice si sono susseguite interruzioni su interruzioni, dalla Prima Guerra mondiale, al matrimonio con l’Avvocato William Healis nel 1913 e non per ultimi i suoi problemi di salute.


Kitty in Boots” , di cui nel link c'è un estratto della casa editrice Penguin, narra di un gatto nero, ben educato che vive una doppia vita ma bisognerà aspettare Settembre 2016 per saperne di più e svelare questa doppia identità intanto un po’ di suspense non manca come da tradizione e potremo attendere l’uscita del libro, illustrato dall'espertissimo Quentin Blake, riguardando il film sulla vita di Beatrix : “Miss Potter” con Renée Zellweger del 2006 oppure rileggendo le sue indimenticabili fiabe o il suo diario, “The Journal of Beatrix Potter: 1881-1897” a cura di Leslie Linder, nel quale, parlando di se stessa, ci lascia un ricco quadro dell’epoca vittoriana,  della società del suo tempo, profondamente cambiata, per certe cose, dalla nostra ma non nel gusto e nell’ amore per il suo talento, per le sue opere, per il suo esempio.



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