Vitttorio Corcos, In riva al mare, 1910. |
Il
buon esempio per le donne nella letteratura è un tema storicizzato
in quella che nel XV secolo prende il nome di querelle des femmes.
Le donne andavano indottrinate grazie a libri, scritti da uomini, che
dessero modelli sociali e comportamentali in cui le donne, madri e
mogli, dovevano non solo riconoscersi ma accettare e soprattutto
mettere in pratica. Loro dovere era infatti corrispondere a quei
modelli valoriali che la società, maschile, dettava loro a riprova e
rafforzamento di uno status quo legittimo.
Così
soprattutto tra Cinque e Seicento si assiste ad un proliferare di
Elenchi di vite di donne, pie e sante; storie la cui chiave di
lettura era quella modificata da un autore con lo scopo di
indottrinamento tutt'altro che emancipatorio per il ruolo femminile.
Questa
tendenza si ravvisa anche nel primo Settecento in cui tuttavia
numerosi nomi di letterate che pure avevano energicamente contribuito
al dibattito cercando di difendere una “questione femminile”
intesa come condizione svantaggiata in cui le donne erano tenute non
per incapacità o minorità biologica ma per condizionamenti sociali,
scompaiono.
Ai
nostri giorni poi c'è ora invece una grande necessità di dare
modelli “eversivi” alle bambine; libri che anch'essi potrebbero
rientrare negli “Elenchi” seicenteschi che propongono biografie
di donne ma tutt'altro che pie. Sono donne infatti così dette forti,
modelli femminili che ce l'hanno fatta, guadagnandosi un posto lì
dove non ce ne era per una donna: scienziate, atlete, scrittrici,
imprenditrici...insomma degli Elenchi 2.0.
Tuttavia
scrittrici che hanno sempre cercato di proporre con le loro opere e
nelle loro opere una loro idea di ruolo femminile ce ne sono sempre
state anche prima delle “ribelli”. Tra queste Lucy M. Montgomery con il suo “A Story Girl” in cui ha dato voce ad una
ragazzina in grado di far nascere storie amate da coloro che
l'ascoltavano e non solo, con il suo carattere, la sua fantasia e le
sue doti oratorie riesce a spiccare sulla più bella della comitiva.
Un
bel messaggio che Lucy M. Montgomery nella sua ottocentesca isola di
Principe veicola attraverso storie e racconti affascinanti e
avvincenti.
Per
sua stessa ammissione questa era la sua opera preferita ed è ora in
uscita per la prima volta tradotta anche in lingua italiana, "La ragazza delle Storie", per le
edizioni Flower-ed, da Riccardo Mainetti già traduttore anche de "Il sentiero Alpino".
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