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Sahira storie di donne eroiche di Giulia Tripoti e Karkum Project |
Sahira- storie di donne eroiche è il nuovo album di Giulia Tripoti con Karkum Project, con Claudio Merico, e presenta un viaggio dalle mille sonorità. Giulia Tripodi non è nuova a queste esperienze da quando la conosco, ormai decenni credo, ha sempre sperimentato, suonato, studiato e si è interessata alle tante realtà musicali del mondo. Con Gaia-mo musica rurale, con Italia migrante e con appunto Karkum Project con cui ha già pubblicato diversi cd ed è stata ospite di festival, manifestazioni internazionali e presente in trasmissioni tv e radiofoniche nazionali.
La ricerca artistica di Giulia Tripoti è in continuo progresso e ora ha dato frutto a Shaira- storie di donne eroiche che in arabo significa 'Primavera eterna' a cui hanno voluto partecipare molte musiciste e musicisti e vocalist da ogni parte del mondo (Libia, Bulgaria, India, Burkina Faso...). Questa nuova creatura musicale racconta di donne, di storie di donne, vere o di fantasia, che vengono cantate una in ogni brano, ridandoci così un ritratto femminile che va dal Mediterraneo all'India, passando per l'Africa, infatti come le donne hanno mille volti e sfaccettature forse nulla più delle note musicali sono in grado di interpretarle.
Ho avuto il piacere di fare qualche domanda a Giulia sul nuovo lavoro che é stato presentato il 4 marzo al Teatro Manlio a Magliano Sabina (Ri).
1) Come è nata l'idea di Sahira?
“Sahira” è il nuovo disco prodotto da Karkum Project e interamente ideato (musica e testi) assieme al mio amico e collega Claudio Merico. Ci occupiamo di culture dei popoli, delle loro tradizioni e interazioni musicali attraverso studio, ricerca e produzione.
L’idea di “Sahira” è sbocciata un anno e mezzo fa, quando abbiamo cominciato a radunare tutte le idee testuali e musicali da inserire nel disco. Ne è nata una storia, un filo conduttore interamente dedicato alla figura femminile e al simbolismo della Madre Terra. Abbiamo immaginato la madrina del disco come la dodicesima donna (il disco narra di undici donne eroiche), la nostra eroina, Sahira, madre di tutte, con quel suo sguardo disincantato e consapevole di dover sorreggere sulla sua testa tutto il peso del Mondo, con i suoi problemi e le sue storie. L’artista Marta Cavicchioni le ha dato un volto ed ora possiamo immaginarla anche grazie alla sua meravigliosa illustrazione.
2) Che donne racconta Sahira?
Sahira raccoglie le storie di undici donne, eroine, amazzoni, piratesse, bambine, realmente esistite o frutto della fantasia, che con la loro unicità ed esperienza rimangono eterne, immortalate in quell’azione o essenza che le ha rese simbolo di una cultura, storia, leggenda. Tutte ci lasciano un messaggio, un segno di pace o speranza, per rendere il loro passaggio di aiuto o simbolo verso un cambiamento.
Ed è così che ad esempio abbiamo immaginato e creato la figura di una bambina di nome Lala, che con la sua innocenza e naturale bellezza porta pace e speranza tra gli abitanti di un villaggio rom in Bulgaria...o una ragazza Kurda dal nome Lêzan che spera in un mondo senza confini o muri per poter abbracciare il suo amore e la sua terra natia… o una ragazza di nome Gaia che, come la Madre Terra, porta pace tra gli esseri umani e animali. Ma è anche la storia di femminicidi come quello della gitana Carmen o della principessa Skuma, spiriti liberi e puri che nonostante vengano uccise da ideali maschilisti o retrogradi, diventano immortali e di esempio per un mondo in cui si spera non succedano più queste disgrazie.
Forza, tenacia e coraggio vengono rappresentati a pieno dalla principessa araba di Sicilia che difese la sua rocca di Entella fino all’ultimo o la principessa marocchina Sayyida che si vendica dell’offesa e dell'imposizione alla diaspora di arabi ed ebrei dalla Spagna cristiana di Re Ferdinando. Le leggende mitologiche ci riportano poi a figure come l’amazzone Cleta, che cerca invano di raggiungere la sua regina Pentesilea, uccisa e deturpata per mano di Achille… o la bambina Rosetta di Viterbo, il cui unico pensiero è quello di poter donare cibo a chi non può permetterselo… o Sahmeran, la regina dei serpenti, uccisa per vile mano maschile ma resa immortale incarnata nell’amore del suo compagno. Tra le principesse del disco c’è poi Yennenga, che con il suo coraggio e amore riesce a scappare da un "padre padrone", conquistando l’indipendenza e quella maternità desiderata che la renderà madre costituente del nuovo stato del Burkina Faso.
3) Raccontare di donne in musica secondo te ha un valore aggiunto?
La musica può arrivare ovunque, oltrepassando confini e barriere e quando questa viaggia assieme alle parole può consegnare messaggi e speranze. Purtroppo oggi abbiamo ancora bisogno di lottare per il diritto all'uguaglianza di genere. Ci parlano sempre di "eroi" come se esistessero solo figure maschili nella storia. Le eroine di Sahira sono la testimonianza che non esiste un genere predominante ma che tutto spesso si risolve o cambia grazie alla determinazione di una donna, una mamma, una bambina che con la sua naturalezza, semplicità o innocenza riesce persino a perdonare l'imperdonabile, per poter costruire senza distruggere.
4) Cosa hanno, se ce l'hanno, in comune le storie di queste donne cantate in Sahira?
Sono madri, figlie, sorelle. Sono leggende, mitologiche o reali. Sono anziane, giovani o senza età. Sono donne che in comune hanno il fatto che non perdono mai la speranza, la determinatezza verso la libertà di espressione e sentimento. Perseguono la loro strada perché sanno che é quella giusta anche a costo del sacrificio o del perdono impossibile. Coraggiose e protettive verso tuttu, come la madre terra.
Non ci resta che ascoltare il nuovo album e supportare il progetto, al link:
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