Almanacco del 04 Dicembre:
"A Teatro", Auguste Renoir, 1876-1877. |
Fu e
resta una delle prime e in certi casi l’unica donna le cui composizioni sono
state eseguite nei più importanti teatri del mondo, prodotta anche all’estero,
fu decorata per la finezza dei suoi componimenti persino dai reali italiani;
lei fu Giulia Recli.
Nata il
4 Dicembre 1884 a
Milano, dal commendatore Luigi Recli, tra i membri fondatori del Banco Ambrosiano
e da sua madre, la pianista Luisa Biancardi[1],
la sua formazione artistica fu affidata ai più importanti maestri dell’epoca
come Alessandro Bonci per lo studio vocale o Giovanni Maria Anfossi per lo
studio strumentale, nello specifico lo studio del pianoforte e per la composizione
ad Ildebrando Pizzetti.
Le sue
prime opere risalgono agli anni ’10 del ‘900, nel 1914 la Scala di Milano le
commissiona un’opera che troverà la sua realizzazione nel poema sinfonico,
eseguito in primavera, dal titolo Alba
dell’anima e nel 1919 viene
interpretata una sua cantata, su testo scritto dalla sorella Maria, poetessa, al Politeama Rossetti di
Trieste[2].
Il suo
poema sinfonico, eseguito al Teatro Augusteo a Roma, e diretto dal magistrale
Maestro Tullio Serafin con l’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, venne
definito dal Giornale d’Italia “ una
specie di battesimo del femminismo in musica ”, poiché per la prima volta
il calendario teatrale proponeva il nome di una compositrice[3].
"La Loggia", Auguste Renoir, 1874. |
Negli
anni ’30 conosce e instaura con il direttore del coro della Scala, Vittore Veneziani[4],
una lunga e proficua collaborazione che sarà interrotta solo dalla guerra
mondiale e che riprenderà proficua solo alla fine di quest’ultima.
Durante gli anni ’50 viene eletta VicePresidente del
Sindacato dei Musicisti Italiani[5]
(SMI) mentre vince numerosi premi a livello internazionale tra cui uno a
Basilea per Donne Compositrici con il suo Quartetto e nel 1955 uno a Trieste, “Arte”, con la canzone Campanelle[6].
Negli Stati Uniti le viene riconosciuto secondo e Primo premio nel concorso
della Lega Musicale a New York con una lirica per canto e pianoforte dal titolo
Canzone Villereccia[7]. Le
sue opere furono molto apprezzate negli Stati Uniti, dove furono introdotte da
note personalità quali l’illustre direttore d’orchestra Tullio Serafin e
addirittura prodotte dalla Schirmer già negli anni ’30, ma non solo perchè furono amate e suonate in
tutto il mondo da importanti personalità musicali e nei più prestigiosi spazi: dal Metropolitan Opera di New York al Royal Albert Hall di
Londra, alla Scala di Milano all’Opera di Brema e Budapest.
Dal 1951 al 1966 intanto diventa presidente della Lyceum di Milano e sfrutta la sua carica
per organizzare corsi, concerti, premi musicali[8]
per dare la possibilità a giovani talentuosi di poter studiare e farsi notare.
Nel 1965 l’esecuzione di uno dei suoi pezzi da parte
dell’Orchesta della RAI viene celebrata come una notizia anche dal giornale
musicale per eccellenza, Billboard[9]
e
sempre in questi anni, i suoi ultimi, vede ricevere
importanti riconoscimenti anche dallo Stato italiano per la sua attività
artistica e filantropica, dopo essere stata negli anni passati decorata al
merito per le sue composizioni perfino dalla Regina d’Italia[10],
ora anche la Repubblica esalta e premia il suo lavoro con ben due
riconoscimenti, unica compositrice a ricevere l’Ordine di Commendatrice della
Repubblica[11] nel 1964 e ancora nel 1969 pochi mesi prima
che la grande compositrice si spegnesse il 19 Dicembre 1970 a Brivio, che ha
fondato il gruppo musicale del paese “Giulia Recli”, in suo onore.
Giulia Recli Credits: Wikipedia |
[1] “Chi è?: Dizionario degli italiani di oggi”, FORMIGGINI A. F., Ed.
Formiggini, 1928, pag. 403.
[2] “Le Lombarde in musica”, Fondazione Adkins Chiti: Donne in Musica,
Colombo, 2008, pag. 136.
[3] Ivi, pag. 135.
[4] Ivi, pag. 138.
[5] Ivi, pag. 141.
[6] Ibidem.
[7] Il Carroccio- The Italian Rewiev, vol. 18, pag. 70.
[8] “Le Lombarde in musica”, Op. cit., pag. 141.
[9] “Gal
Writers are honored”, Billboard”, edizione del 4 dicembre 1965, pag. 22.
[10] “Women of notes:
1000 women composers born before 1900” , LAURENCE A., Ed.
R. Rosen Press, 1978 , pag. 79.
[11] “Donne in Musica”, ADKINS CHITI P., Ed. Armando, 1996, pag. 177.
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