“Caterina La Magnifica” è il
saggio che la giornalista umoristica, Lia Celi, e lo storico archeologo, Andrea
Santangelo, hanno dedicato alla erede di Lorenzo de’ Medici, Regina di Francia
dal 1574 al 1589.
Questo libro è senz’altro una biografia che dona una lettura, della vita di una
delle maggiori personalità della Storia, inusuale ed inedita. Ci fa conoscere
infatti l’evoluzione della vita di Caterina grazie a retroscena che tradiscono
una ricerca e conoscenza storica che lascia affascinati.
Dall’approccio
innovativo, il filo conduttore è infatti una fila di dieci macarons, il motivo
ve lo lasciamo scoprire nel libro, alla “rivisitazione” prospettica della
Storia, non è il classico libro storico-biografico insomma, non è un mero insieme
didascalico di fatti e date per quanto ben congeniate ma il padroneggia mento del
sapere storico aiuta a proporre il fluire della storia, della vita come un
romanzo pieno di figure maggiori, minori, comparsate che risulta di facile e
gradevole lettura anche per chi non ama la Storia o le biografie è per questo
consigliabile forse come libro di testo per i ragazzi.
Nelle note poi sono riportate altrettante preziose pillole di
conoscenza ma se
teniamo conto che il tutto ha anche uno stile linguistico che palesemente,
anche per riferimenti televisivi, musicali…, si rivolge ad un pubblico molto
giovane, si apprezza lo sforzo degli autori di avvicinare un target diverso
dagli appassionati di Storia a questa figura femminile tra le poche, purtroppo,
che è passata ai posteri per essere ricordata e ancora oggi studiata sui libri
di scuola e a cui la giustizia storica ancora non ha reso piena verità e a cui
questo libro cerca nella sua ricostruzione puntuale e precisa, ma mai noiosa,
di rendere un servizio per ricordarci, e in alcuni casi farci sapere, che
Caterina de’ Medici, Regina di Francia, non fu solo protagonista della strage
della Notte di San Bartolomeo.
Caterina infatti dopo aver passato un’infanzia turbolenta diventando orfana di
entrambi i genitori in pochi giorni e sopravvivendo a malattie e ad una rivolta
a cui sfugge venendo chiusa in convento, forse il suo periodo più sereno e
bello, amata e coccolata dalle suore, arriva in Francia, dopo essere stata
pedina designata dei piani politici dei Papi, suoi zii, arriva sposa di Enrico
III quindi Regina e nella sua vedovanza “Capo di Stato” e che Stato, quel
territorio che in quel periodo sta proprio muovendo i suoi primi passi per
diventare nazione con i suoi confini, le sue regole, i suoi caratteri culturali
quelli che diventeranno distintivi della Nation,
quella nazione che diventerà per tutto il vecchio continente, e non solo,
sinonimo di raffinato snobbismo, quella nazione che a Caterina Maria Romola de’Medici
dovrà la sua eterna nomea di paese del bon-ton. Così assaggiando macaron su macaron
scopriamo che è grazie a Caterina se i francesi iniziano a mangiare usando le
poste, usanza fino ad allora “italiana”, se scoprono nuovi indumenti molto “intimi”, se
cominciano ad usare ingredienti come la farina, il burro e il latte per dar
vita a quella crema che ancora oggi
porta il nome del cuoco francese de Bechamél ma che altro non è se non la
versione semplificata della salsa-colla toscana. Insomma la figura, la vita di
Caterina de’ Medici è il fulcro da cui si dipanano vari scenari e spunti storici
tramite i quali scopriamo particolari macroscopici, spesso tralasciati da un
punto di vista culturale, politico, culinario ma anche della Storia delle
donne.
Questo libro accende una nuova luce sulla figura di Caterina e aiuta a far
conoscere anche altre presenze femminili tutt’altro che secondarie seppur poco
note, come le zie Clarice Strozzi e Lucrezia Salviati, Diana di Poitiers e i
piacevoli rimandi alle donne forti della Storia come Giovanna la Pazza aiutano
a rendere il quadro storico dell’epoca un buon tentativo di dare un contributo
insolito ma mai scontato o superficiale, nonostante si possa essere traviati
dal lessico a volte troppo giovanile, di una realtà rinascimentale ben più
complessa di quella che finora ci era stata fatta pervenire e studiare, un buon
esempio di parità di genere storica che macaron dopo macaron lascia proprio un
buon sapore.
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"Caterina La Magnifica" Vita straordinaria di una geniale innovatrice, di Lia Celi e Andrea Santangelo,
UTET edizioni, pagg. 233.