“Suffragette” è davvero un bel film che vale la pena
consigliare di vedere innanzitutto per la bravura delle attrici ma anche per
tutti gli aspetti della produzione dalla scenografia, abile a ricostruire l’ambientazione
di una Londra inizio XX secolo e il suo cielo ingrigito dai fumi e nuvole di
smog create dalle fabbriche, e le sue strade
che sanno di miseria, di una nuova classe sociale sfruttata, e alle condizioni
delle fabbriche in cui c’è una netta separazione tra uomini e donne, alle
mansioni e condizioni del lavoro femminile, sfruttato, sottopagato e abusato;
dagli abiti riprodotti con saggezza nelle stoffe, colori e mode, dai cappotti,
cappelli delle signore dell’alta aristocrazia che pure parteciparono alla
lotta, alle camicette lise e consunte delle operaie che passavano ore
interminabili al lavoro; ai simboli come i reali colori delle fasce e degli stendardi delle suffragette ma anche
della ricerca storica che vi è dietro per la quale ascoltando Meryl Streep si
ascoltano i reali discorsi della Pankhurst così come il fine riferimento
alla Sacerdotessa.
Suffragette-il film |
Ma questo è un film che va visto al di là se si ami la
Storia o i film d’epoca o la rivendicazione del ruolo femminile, questo film
merita di essere visto per l’alto messaggio che certo è nell’azione delle
suffragette, tema centrale e focus del film, l’emancipazione delle donne nella
società che passa nel riconoscimento della piena capacità politica alle donne tale
da renderle cittadine ma soprattutto per quel messaggio che non risalta. La
protagonista è una lavandaia di nome Maud Watts che si avvicina quasi per caso
e involontariamente al movimento suffragista e grazie a lei viviamo questi
avvenimenti, conoscendo poi altre protagoniste dell’Unione. Ma Maud all’apparenza
vive una vita normale, serena, per quello che una donna della sua epoca può
avere e desiderare, per quello che la sua epoca le offre: ha un marito, che
neanche la picchia, una casa, modesta, un bambino con il quale gioca e scherza
quando non è al lavoro, all’apparenza quindi la sua vita è, per le condizioni
sociali del suo tempo, nella norma. Ma quando Maud arriverà in contatto con la
realtà emancipazionista non potrà fare a meno di rendersi conto che seppure la
sua condizione non è drammatica, le cose in generale non vanno bene per le
donne e c’è bisogno di lottare, tutte insieme anche per chi non può, per chi
sta peggio e soprattutto per chi verrà dopo.
Questo è il più grande messaggio
che le donne devono riscoprire.
Link affiliato per l'acquisto:
Suffragette-il film
Link affiliato per l'acquisto:
TUTTI I CONTENUTI DEI POST SONO SOTTO COPYRIGHT
Nessun commento:
Posta un commento
La moderazione dei commenti è stata abilitata. Tutti i commenti devono essere approvati dall'autrice del blog.