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lunedì 22 giugno 2020

La Rosa di una Donna- Olive Schreiner





La Rosa di una Donna di Olive Schreiner è un racconto breve che parla di solidarietà femminile nella società di fine Ottocento per mano di una delle più grandi scrittrici anglofone seppur ancora poco nota ed amata da noi. 



Che Olive Schreiner fosse un esempio per le donne della sua epoca era chiaro alle donne stesse che la prendevano come punto di riferimento e ancor di più alle 'Suffragette' che la definivano La Sacerdotessa. 
Qui puoi leggere il post su
Olive Schreiner


Olive fervente anti-schiavista, abolizionista, suffragista e che denunciava le pessime condizioni di lavoro delle donne auspicava un cambiamento sociale in favore di un'equità che avrebbe giovato all'umanità intera. 

Le sue prime opere riuscì a farle pubblicare, come molte sue colleghe, grazie ad uno pseudonimo maschile, Ralph Iron, così anche la più nota The Story of an African Farm del 1883.
Con lo stesso stratagemma pubblicò altre opere tra cui racconti brevi di cui fa parte anche The Woman's Rose- La Rosa di una Donna

Il racconto si centra sulla presunta rivalità che nasce tra donne quando soprattutto per le pressioni che si ricevono queste si ritrovano l'una contro l'altra, nemiche per questioni di bellezza. Le protagoniste in realtà pur subendo le pressioni sociali che le vorrebbero contrapposte in duello nel reclamare le attenzioni maschili non subiscono condizionamenti e seguendo piuttosto un senso di ammirazione reciproco danno dimostrazione di quanto i sentimenti femminili possano invece essere leali e aulici. 
Entrambe le protagoniste provano a loro stesse ma anche alla comunità in cui abitano, e quindi anche a chi legge ieri come oggi, che le donne sono capaci di andare oltre il valore della bellezza fine a se stessa e portatrice di ideali prettamente maschilisti che dividono e inaspriscono i sentimenti. 

Ora per la prima volta questa miniatura letteraria è stata tradotta, sulla prima edizione del 1893, per la Caravaggio Editore da Enrico De Luca e messa a disposizione gratuitamente in occasione del primo centenario della morte dell'autrice. 


"... Ma la Rosa, la rosa è ancor nel cofanetto! 
  Quando la mia fiducia nella donna si affievolisce allora
   ritorna il profumo di quella cosetta avvizzita:
   la primavera non può abbandonarci". 


           





Caravaggio Editore




















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giovedì 11 giugno 2020

Red on White- Il Documentario











Red on White- Il Documentario. Il tabù del ciclo mensile ai tempi delle Millenials. Quali dubbi? Quali paure e quali informazioni riescono a trovare le ragazze di oggi e ne parlano con le loro madri? Nonne? Amiche? Che ruolo hanno in questa formazione femminile i nuovi media?  Uno sguardo generazionale ma non solo...






Delle problematiche legate alle mestruazioni Opportunità di Genere OG se ne era già occupata quando si doveva deliberare sulla così detta Tampon Tax e tra le iniziative in atto aveva promosso anche quella in favore di questo documentario che allora stava cercando fondi per il post-produzione.
L'ideatrice, regista e sceneggiatrice ha voluto presentare Red on White su Opportunità di Genere OG che lo ha visto in anteprima.

Questo suo nuovo lavoro parla delle difficoltà delle ragazze di oggi di confrontarsi con il loro corpo che cambia e di trovare risposte a questo; un senso di inevitabile pudore, un tabù ancora oggi e come si vedrà dal documentario anche di ieri. Red on White è infatti un etno-documentario, un confronto tra generazioni di donne che mette in luce come ognuna di loro a suo tempo ha trovato o meno le proprie risposte in base al proprio pudore e ai propri mezzi (sorelle, amiche, fasi lunari...).

Il progetto nasce dalle domande che l'autrice, Luisa Passalacqua, come mamma di una pre-adolescente si faceva riguardo a dove e come sua figlia, Ilaria, avesse trovato le risposte a questo cambiamento corporeo: Quali modelli avrebbe trovato? Stava cercando informazioni su internet? Preferiva parlarne con le amiche? Le sue spiegazioni le sarebbero bastate?Quale impressione avrebbe avuto  dal modo in cui noi adulti e adulte ci rapportiamo alla femminilità? Ciò avrebbe influenzato la sua autostima?

A queste domande risponde anzi rispondono le protagoniste del documentario, ragazze ma anche mamme e nonne che danno vita a dialoghi spontanei  e significativi ma anche a silenzi altrettanto eloquenti così come gli sguardi che si intrecciano tra generazioni di madri e figlie su un argomento evidentemente ancora difficile da trattare e che forse per la prima volta viene affrontato a sguardo aperto e a voce alta.

Disponibile in lingua originale, inglese, con sottotitoli in italiano può essere davvero un'occasione di confronto e crescita tra studenti con doppio beneficio dell'esercizio bilingue e dello scardinamento di un tabù tutt'altro che superato.









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