mercoledì 19 aprile 2017

Un film di una donna a settimana per un anno? #25




Vanessa Redgrave è Olive, suffragetta bostoniana.
credits: screenshot by Opportunità di GenereOG
in base all'art.70  Legge sulla protezione del diritto d'autore 633/41
 e successive modifiche.



#25  Le Bostoniane 



Il film di questa settimana ci porta a Boston alla fine del 1800 ispirato al romanzo di Henry James da prima pubblicato a puntate su un giornale del 1885 e l'anno seguente edito in un unico libro ma in tre volumi con il titolo “Le Bostoniane” che narra le vicende del movimento suffragista di Boston.

La trasposizione cinematografica è del 1984, la regia è di James Ivory e la co-protagonista, Vanessa Redgrave, fu nominata agli Oscar e ai Golden Globe del 1985 come miglior attrice protagonista.



Trama:

Nella Boston di fine 1800 la rivalsa del movimento femminista sui diritti delle donne è ormai una realtà che interessa tutti gli Stati membri dell'unione e a Boston è ben radicato grazie a donne facoltose che non solo sostengono la "causa" ma che partecipano anche attivamente a far conoscere e radicare il movimento con sempre più sostenitori.
Tra le nuove leve si distingue una giovane ragazza, Verina,  figlia di un guaritore, che viene subito presa nelle grazie della guida del movimento bostoniano, Olive il cui cugino in visita da New York ma proveniente dal sud tradizionalista, l'avvocato Ranson, si intromette nel rapporto tra la giovane Verina e Olive che cerca di istruirla alla causa per il voto alle donne.
Olive decide quindi di prendere le distanze dal suo aitante ma retrogrado cugino che manifesta disapprovazione per le rivendicazioni femministe, così come per la abolizione della schiavitù nel sud del paese, e i due cominciano a contendersi la giovane promessa femminista. 
Verina va a stare a casa di Olivia dove viene istruita secondo le sue raccomandazioni per fare di lei una nuova figura carismatica per il movimento in grado di scuotere l'interesse e l'azione di molti altri cittadini americani, Verina infatti è eloquente e molto graziosa e aggraziata ma per gli stessi motivi il cugino di Olive cerca invece di corteggiarla e allontanarla dalla causa femminista per sposarla.
Olive porta Verina con se' ai raduni di altre suffragiste e con lei spera di creare un movimento sempre più forte e ampio grazie all'appoggio e al confronto con altre veterane come Miss Birdseye, compagna niente meno di Susan B. Anthony, Elisabeth Cady Stanton e Lucretia Mott.
Ma Verina comincia a vacillare quando rivede il cugino di Olive che non ha smesso di cercarla e quando essa stessa confesserà ad Olivia il suo turbamento e difficoltà nell'andare avanti come se lo facesse solo perché incoraggiata dalla stessa Olivia, Verina le chiede di aiutarla a scappare dai suoi stessi sentimenti. Così la giovane femminista in erba sparisce anche perché il grande giorno è arrivato: la Conferenza al Music Hall di New York dove ha già molti proseliti e che la consacrerà una guida non solo per il movimento bostoniano ma per tutta la causa nazionale.

La sera del comizio però tra il pubblico c'è anche Mister Ranson che dopo non poche difficoltà riesce a parlare con Verina che si rende conto che probabilmente il suo amato ha ragione lei fa tutto questo solo per compiacere Olive, suo padre e tutte le altre a cui vuole bene ma lei non è così coinvolta e che quello che le diceva invece Olive che i suoi tentennamenti erano solo l'effetto della sua troppa esposizione alle critiche e ai giudizi maschili non era vero.
I due amanti allora si allontanano dal teatro nascondendosi tra la folla che stanca di aspettare l'orazione di Verina ha intanto iniziato ad abbandonare la Hall.
A questo punto quando tutto sembra perduto però prende la parola la stessa Olive che ormai si sente pronta a prendere lei le redini della rivendicazione  femminile dimostrando doti d'eloquenza perfino maggiori di quelle di Verina che infatti entusiasmano l'intero uditorio.


Scelto perché: Questo film è stato scelto per la trama ma anche perché già dal suo titolo tradisce il maschile-neutrale ancora saldamente intatto negli anni' 80 dello scorso secolo in cui a quei tempi gli Women's Studies erano appena arrivati in Italia, fu tradotto infatti in italiano come “I Bostoniani” ma è chiaro dalla trama che sarebbe stato meglio e più pertinente la traduzione di “Le Bostoniane”.
Il gruppo bostoniano di suffragette:
Olive, Verina e Miss Birdseye

credits: screenshot by Opportunità di GenereOG
in base all'art.70  Legge sulla protezione del diritto d'autore 633/41
 e successive modifiche.
La trama attraverso le vicende di Verina e Olivia rimanda alle vicende e ai personaggi reali del movimento suffragista statunitense e alla situazione storica del periodo in cui lo stesso romanzo, da cui è stato tratto, è stato scritto regalandoci una prospettiva realistica di come vivevano e agivano le appartenenti al movimento femminista del calare del XX secolo.
Olive dapprima fervida sostenitrice della rivendicazione femminile non è pronta però a scendere in prima fila ma grazie all'esperienza che fa attraverso Verina, è capace di superare i suoi stessi limiti e timori così mentre Verina invece non riesce e crolla accettando la proposta di matrimonio di Ranson, Olive invece cresce fino a sentirsi sicura di esporsi e lottare in prima fila.
A differenza del romanzo in cui l'autore esplicitamente condanna la scelta che Verina fa di lasciare il movimento per sposarsi con l'avvocato perché se ne pentirà presto, il film sembra concludersi con la sconfitta del movimento per l'abbandono di Verina il cui prossimo pentimento non è prospettato ma in realtà rilancia un messaggio più grande e cioè che il movimento femminista non ha bisogno di una voce unica ma è un' unica voce che farà sentire “il grido delle donne presenti, passate e future”.

Titolo: Le Bostoniane
Titolo Originale: The Bostonians
Nazionalità: USA\UK
Durata: 122 min.
Anno: 1984
Regia: James Ivory
Sceneggiatura: Ruth Prawer Jhabvala
Cast: Vanessa Redgrave, Madeleine Potter, Christopher Reeve




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