#43 Vacanze Romane
Siete
appena tornat* dalle vacanze o dovete ancora partire? Non
preoccupatevi ci pensa OG a offrirvi...Vacanze Romane! Infatti il
film per questa settimana ci riporta nel vecchio continente e
soprattutto nella città eterna, Roma dove un irresistibile Audrey
Hapburn conquisterà il mondo con la sua eleganza, simpatia e
bravura nonché l'Oscar come miglior attrice nel 1954.
Un
film classico, in bianco e nero del 1953 che ha fatto epoca
presentando al pubblico le scorrazzate in vespa per le vie della Capitale che
rimangono l'emblema di una dolce vita ormai sparita.
Trama:
La
Principessa Anna è in viaggio “educativo” tra le principali
capitali europee e come ultima tappa del viaggio passa anche per Roma
dove deve attendere ai numerosi impegni ufficiali tra balli, strette
di mano, diplomazia, sorrisi e inchini ma una sera dopo un
ricevimento ha un collasso di nervi e viene chiamato il
dottore che le somministra un tranquillante però prima che si
verifichi l'effetto, Anna nascondendosi nel furgoncino delle vivande,
riesce a fuggire da palazzo e inizia un suo personale viaggio...
Comincia
a scoprire la Roma normale, quella vera delle persone di tutti i
giorni quando si addormenta per effetto del calmante e viene trovata
dal giornalista americano, interpretato da Cary Grant, che non
riconoscendola pensa sia una turista un po' ubriaca e cerca di
riportarla a casa quando però non ci riesce decide di portarla a
casa sua per farle smaltire la sbronza.
La
mattina corre in redazione e vedendo la notizia della scomparsa della
Principessa Anna riconosce la ragazza a casa sua e sicuro del suo
successo scommette con il capo uno scoop eccezionale sulla
principessa. Torna quindi a casa di corsa e trova ancora la ragazza
addormentata che in seguito lo saluta ringraziandolo. I due però si
rincontrano a Piazza di Spagna, in maniera apparentemente casuale, in
realtà il giornalista la sta seguendo con un suo amico fotografo.
Inizia così un bel giro per la città in cui i due scoprono una Roma
eterna che si fonde completamente con la “romanità” del
quotidiano.
La
sera partecipano a una festa su un barcone sul Tevere ma nel
frattempo le numerose guardie sguinzagliate dal padre della
Principessa stanno scandagliando la città e la trovano ma quando
cercano di riportarla via si scatena una rissa e i due, principessa e
giornalista in incognito riescono a fuggire buttandosi in acqua.
Riemergono
dalle acque teverine e guardandosi negli occhi si scoprono complici
di qualcosa che si è creato in questi pochi giorni e si baciano ma
Anna decide comunque di tornare a Palazzo.
Il
giorno seguente Anna incontra i giornalisti della Capitale e
riconosce tra la folla proprio il suo spasimante e il fotografo,
rimanendone molto delusa, i due però le fanno capire che tutto
rimarrà tra loro e alla fine dell'incontro le regalano le foto della
sua vacanza romana invece che usarle per lo scoop del giornale.
Scelto
perché:
In
questo film la protagonista è una donna che ha dei doveri ai quali
non può sottrarsi, è schiacciata da quello che lei non ha scelto di
fare e se è una condizione che può riguardare molte persone che
hanno responsabilità che derivano loro da condizioni familiari,
ereditarie, di visibilità sono certamente più vere per una donna
che spesso è soggetta a condizionamenti sociali anche subdoli che la
inducono e indirizzano verso scelte che non si rivelano poi
libere.
Anna, Audry Hepburn, in questo film non viene capita, la sua ribellione che si manifesta inizialmente a livello di salute viene sottovalutata e affrontata con un aiuto di tipo palliativo, come si faceva nel 1700 si attribuiva tutto ad una sorta di isterismo femmineo ma nonostante la cura, un calmante, Anna decide di scappare e così fa un viaggio del tutto personale, non solo turistico ma a mio avviso anche intimo, un percorso di crescita in cui alla fine è lei a decidere di tornare alle proprie responsabilità, avendo compiuto un percorso personale che l'ha resa più consapevole di se stessa e del suo ruolo al di là delle convenzioni ed imposizioni impostele.
Anna, Audry Hepburn, in questo film non viene capita, la sua ribellione che si manifesta inizialmente a livello di salute viene sottovalutata e affrontata con un aiuto di tipo palliativo, come si faceva nel 1700 si attribuiva tutto ad una sorta di isterismo femmineo ma nonostante la cura, un calmante, Anna decide di scappare e così fa un viaggio del tutto personale, non solo turistico ma a mio avviso anche intimo, un percorso di crescita in cui alla fine è lei a decidere di tornare alle proprie responsabilità, avendo compiuto un percorso personale che l'ha resa più consapevole di se stessa e del suo ruolo al di là delle convenzioni ed imposizioni impostele.
Titolo: Vacanze Romane
Titolo originale: Roman Holiday
Anno: 1953
Nazionalità: USA
Durata: 118 min.
Regia: William Wyler
Sceneggiatura: Dalton Trumbo
Cast: Audrey Hepburn, Gregory Peck, Eddie Albert
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bellissimo indimenticabile, universale...eterno proprio come la città di roma..
RispondiEliminanon dimenticherò mai la bellezza e la grazia di un attrice come la hepburn..
pensa nina che ho ben due stampe (nella casa dove abitavo prima di trasferirmi con il mio compagno) del film..
buona serata a te
daniela
E' stata davvero una donna con un allure straordinario, impossibile non ricordarla. Un saluto, cara Daniela
RispondiEliminaBellissimo film, incantevole lei e splendida Roma! L'avevano rifatto il mese scorso (mi sembra) in tv e ovviamente non me lo sono lasciato scappare. E' uno di quei film di cui non ci si può mai stancare :)
RispondiEliminaHai ragione, bellissimo film!
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