domenica 6 ottobre 2013

Marie de Gournay la fille d'alliance





Almanacco del 6 ottobre:



Il 6 ottobre nasceva in Francia Marie De Gournay, o meglio Marie Le Jars.
Dopo la morte del padre, di nobili origini e Receveur et Payeur della Corte del Parlamento di Parigi, Marie e la sua famiglia si trasferiscono in Piccardia presso il castello di famiglia a Gournay.
Lì, ostile alla volontà materna di seguire un'educazione improntata ai lavori domestici,  sceglie invece un'educazione da autodidatta favorita dall'isolamento della proprietà di campagna.
Quindi si dedica allo studio delle lettere e anche del greco e del latino "senza grammatica e senza aiuto, confrontando i libri originali in questa lingua con quelli tradotti in francese", come si apprende nella sua biografia "Vie de demoiselle de Gournay".
Nella biblioteca di famiglia però un giorno Marie trova un'opera che le cambierà la vita, gli “Essais" di Montaigne.
Questa opera la rapisce completamente e si prefigge di conoscere un giorno il grande filosofo come sarà, infatti, nel 1588 a Parigi. Tra i due nasce un'amicizia che farà sì che Marie diventa sua 'figlia di concetto', come lui la chiama "fille d'alliance" e a cui lascerà, alla sua morte, la sua intera biblioteca.
Marie comincia da allora a collaborare con il filosofo e soprattutto alla riedizione degli Essais, più conosciuta come l'esemplare di Bodeaux, nella quale Marie apporta alcune importanti aggiunte dettate a voce dallo stesso Montagne.
A lei da parte della famiglia Montagne fu affidata la stesura dell'edizione dei Saggi, subito dopo la morte del filosofo, nel 1595 in cui fece anche un'interessante prefazione.
Nel 1617 nella nuova edizione degli Essais traduce in francese le numerose citazioni in latino.
Trasferitasi permanentemente a Parigi si rende conto che per poter continuare ad avere una vita da intellettuale aveva bisogno, oltre che di sostegno economico, anche di quello dell' " intellighenzia" dell'epoca così si costruisce una rete di mecenati a cui offrire i suoi servigi letterari come la regina Margherita, Enrico IV di Francia, Maria de' Medici, Luigi XIII, Richelieu ed altri.
La sua opera più discussa è "L' Egalité des hommes et des femmes", scritto nel 1622, dove appunto l'autrice sostiene l'uguaglianza dei sessi poiché il concetto di superiorità non appartiene, secondo la de Gournay, alla natura stessa. Sostenere però questo era estremamente rivoluzionario per l'epoca, un'epoca in cui lo Stato, la società, le valenze religiose, si fondavano invece su una convinta organizzazione sociale basata proprio sul concetto di subordinazione: sessuale, di ceto e di ruoli.
Marie riscontra nella mancanza di educazione del sesso femminile la causa del suo assoggettamento nella società e poiché la natura è uguale in entrambi i sessi era necessario che anche la libertà d'azione lo fosse, auspica quindi la possibilità anche per le donne di aspirare agli stessi incarichi e funzioni perfino nella vita politica.
Anche  Anna Morandi partecipò
alla Querelle des femmes
Quindi mette in pratica quello di cui era convinta partecipando alla vita politica e intellettuale essa stessa, senza risultare immune da critiche ed antipatie, prendendo posizione a favore del cambiamento delle leggi saliche e ricordando che grazie alle donne molti regni si sono salvati quando la reggenza fu  affidata a sovrane che sono state all'altezza del compito e nella 'Querelle des femmes' sulla natura femminile tipica di quest'epoca, ricorda che Gesù apparve per primo alle donne dopo la resurrezione, rendendole  di fatto addirittura delle apostole presso gli apostoli.
Le sue idee sempre più estremiste si concretizzarono nella "Griffe des Dames" la “Protesta delle donne” del 1622 e contenuta nell' "Ombre de la demoiselle de Gournay" del 1626 poi rititolata "Advis ou presens" nel 1634, in cui parte dal suo lavoro negli "Essais" per constatare e al tempo stesso denunciare quanto il suo lavoro fosse sempre denigrato e mai preso sufficientemente in considerazione per il solo fatto di essere una donna, descrive, infatti, i sorrisini di sufficienza degli intellettuali nei salotti bene al solo parlare di una donna, senza neanche ascoltare quello che essa ha da dire.
Con veemenza Marie ricorda che c'erano anche molti uomini mediocri le cui opere non valevano se non quanto "chiare d'uovo sbattuto!".
Alla Querelle des femmes partecipò anche
  Arcangela Tarabotti

Marie rimane sempre nubile e coerente con se stessa cosa che non fece invece Montagne che si piegò alle convenzioni sposandosi secondo le buone regole sociali. Questa sua scelta scatenò non poche critiche all'epoca visto che andava contro un costume sociale che vedeva la donna valere solo se inquadrata in un contesto familiare, di madre, moglie o tutt'al più di consacrata. Marie invece fu artefice di se stessa scegliendo un modus vivendi alternativo, mai accettato che le porterà numerose critiche tra cui quella di Balzac che si lamentava, scrivendo ad un amico, di quanto fosse lenta la de Gournay a morire.
Le critiche verso Marie, le sue opere, il suo modo di vivere e le sue idee si concretizzarono perfino in un libro intitolato "Anti-Gournay" che ella stessa cercò di far ritirare ma senza successo.
Il suo salotto, tuttavia, fu uno dei più autorevoli ed apprezzati, dove si ritrovavano le più brillanti menti dell'epoca, sembra addirittura che l'idea di istituire L'Accademié Française nacque lì.
Marie de Gournay con il suo esempio e stile di vita realizzò una nuova figura sociale, quella di donna "single" che provvedeva a se stessa economicamente e di una nuova figura professionale di scrittrice e letterata.
Morì a Parigi nel 1645, il 13 luglio.






(alcune) Opere:
Proumenoir de Monsieur de Montaigne, 1594;
Prefazione ai Saggi di Michel, signore di Montaigne, 1595;
Prefazione ai Saggi di Michel, signore di Montaigne, 1598;
Traduzioni di Virgilio, Tacito, Sallustio1619;
Egalité des Hommes et des Femmes, 1622;
L'ombre de la Damoiselle de Gournay – œuvre composée de mélanges – L'homme est l'ombre d'un songe & son œuvre est son ombre qui comprend, 1626;
Les Advis, ou les Presens de la Demoiselle de Gournay (ajoute à L'Ombre: Discours sur ce livre à Sophrosine, Oraison du Roy à S. Louys durant le siège de Rhé, Premiere delivrance de Casal, De la temerité et la traduction du VIe livre de l'Énéide), 1634.

















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