venerdì 9 febbraio 2018

Vita quotidiana, banale o Storia?

Virginia Woolf e Leonard nella loro casa di Monk's House nel 1939.


Credits: Harvard Library

La Storia non sempre ci racconta tutto quello che sa perché è fatta per lo più da grandi avvenimenti e grandi personalità che ne rubano tutta la scena eppure esiste una Storia altrettanto ingombrante perché ricca di sfaccettature e significati a volte reconditi. Lo storico si diverte allora a cercarne le tracce in episodi, documenti che sfuggono ai più. E' la Storia della gente comune o di fatti insignificanti, sembrerebbe, la vita quotidiana che ci parla e racconta. 


Così come un massacro di gatti ci ridà il sentimento rivoluzionario in una Parigi artigiana o come Fulvio Tomizza ci restituisce dopo secoli la vita 'tranquilla' di una straordinaria signora veneziana del 1700 la cui biografia esiste in un unico esemplare segretamente celato in archivi segreti e tenuti fuori dalla portata anche di studiosi, chiuso in cassaforte! Lo scrittore ebbe la fortuna di vederlo fotocopiato, di leggerlo e in seguito di scriverci su poiché ne rimase affascinato “Ne ero e continuo ad esserne preso,..., insieme a un fresco ritratto di donna traspira un'autenticità di vita intima e di vita del secolo di Venezia1 .


In effetti in questi ultimi anni la storiografia sta scoprendo la non banalità del quotidiano facendone anzi soggetto storico da analizzare, approfondire e conoscere.

Soprattutto gli Women's Studies dopo un primo tempo di studi basati su grandi figure femminili e di riscoperta di importanti donne in ogni aspetto sociale e in ogni epoca storica e di cui pure si aveva assolutamente bisogno anche grazie alla riflessione di studiose di varie discipline si sono interessati alla Storia quotidiana, dei piccoli fatti e delle gente comune che a me piace comunque scrivere con la S maiuscola!.
Foto tratte dall'Album di Virginia Woolf,
messo online da Harvard Library.
Ida Magli sosteneva già negli anni '80 che l'unico modo per fare Storia delle Donne era quello di fare la storia in modo antropologico2 e pare che oggi, mi sembra più che in passato, questo interesse si stia realizzando come dimostra la collana di volumi storici in uscita con il Corriere della Sera “Biblioteca della Storia. Vite quotidiane” che si compone di ben 25 volumi ognuno che si interroga e analizza come vivevano ad esempio i nobili alla Corte di Luigi XIV o i sudditi di Elisabetta I: “narrando le occupazioni di ogni giorno, i costumi, le attività economiche, la lingua, i gusti culinari e tutte le curiosità della vita quotidiana nei diversi periodi storici. Per conoscere la storia da una nuova e sorprendente prospettiva”. 


A questa nuova luce sulla storia si potrà ora aggiungere un altro importante luminoso raggio visto che la Biblioteca di Harvard ha deciso di mettere online gratuitamente le foto di Virginia Woolf nella sua residenza di Monk's House. Si potranno vedere le giornate trascorse nel suo adorato giardino, di cui abbiamo parlato qui, con i suoi amici, parenti e naturalmente con il marito e chissà quali altre storie e considerazioni potremmo trarre da queste sorprendentemente 'banali' foto.





1 F. TOMIZZA “L'ereditiera veneziana”, Milano, ed. Fabbri editori, 1989.

2 Per approfondire G. CONTI ODORISIO “Donna e società nel '600”, Roma Bulzoni ed., 1979 e I.MAGLI “La donna un problema aperto”, Firenze, Vallecchi ed., 1974.




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