“Camicette bianche. Oltre l'8 marzo' è il libro di Ester Rizzo sulla tragedia
dell’incendio che interessò nel 1911 la fabbrica ‘Triangle Waist Company’, una fabbrica tessile al decimo piano di un
edificio che si trovava, e si trova, a Manhattan . In questo incendio morirono
146 operaie che quel pomeriggio, era un sabato alle 16.00, si trovavano al
turno di lavoro e tra di loro 38 italiane.
Questa fabbrica produceva camicette…bianche molto alla page all’epoca ed emblema di riscatto femminile perché indossate
anche da quelle donne che si emancipavano e andavano a lavorare seppur sempre
in condizioni precarie sia da un punto di vista di sicurezza sia di condizioni
di produzione. I tavoli da lavoro erano infatti studiati in modo da non far parlare tra
loro le operaie e incrementare la produzione che prevedeva una consegna
giornaliera di 1000 pezzi e alla sola luce di lampade a gas.
In questa atmosfera dei primi del ‘900 Ester Rizzo riesce a rievocare la storia e la vita di queste operaie italiane, donne di cui la memoria aveva perso l’identità, la storia, la voce, seguendone le tracce, in una ricerca storica durata anni, al di qua e al di là dell'oceano, ridando loro un volto, un’identità, un’origine…una voce che giunge ora anche ai nostri giorni.
In questa atmosfera dei primi del ‘900 Ester Rizzo riesce a rievocare la storia e la vita di queste operaie italiane, donne di cui la memoria aveva perso l’identità, la storia, la voce, seguendone le tracce, in una ricerca storica durata anni, al di qua e al di là dell'oceano, ridando loro un volto, un’identità, un’origine…una voce che giunge ora anche ai nostri giorni.
L’esperienza, la vita vissuta di queste giovani donne, alcune erano si e no
adolescenti, costrette a viaggiare
accompagnate, chi dalla madre chi da un improvvisato sposo, su navi riadattate,
stracolme di passeggeri che sognavano un futuro migliore per loro, la loro
famiglia, le loro radici, la loro esperienza che viene alla luce ora grazie
a questo libro in realtà ci dice che il passato è ancora attuale, il passato è
ancora purtroppo presente fatto di
viaggi della speranza, di folle di immigrati su barche di fortuna, di migliaia
di morti e di altrettanti lavoratori sfruttati. Il libro ci dona una chiara
prospettiva di come allora l’immigrato, italiano, veniva visto e gestito fin dall’arrivo e poi sul lavoro, spesso
umile e poco retribuito; realtà che per le donne erano ancora più umilianti.
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Camicette bianche Ester Rizzo |
Ester Rizzo ci accompagna in un viaggio terribile ma emozionante che ridà vita
a molte di queste italiane coraggiose che chiedevano di essere ritrovate; un
libro che apre una nuova realtà sulla storia delle donne che
colma un silenzio su un evento dimenticato, un’opera attuale che apre spunti di
riflessione per il passato ma anche per il presente.
Un ricordo che va però coltivato, custodito affinchè non sparisca, da qui l’iniziativa
collegata al libro: tramite una Petizione, far dedicare a queste donne coraggiose
che avevano voluto un riscatto sociale prima lasciando il proprio paese e poi
conoscendo la fatica di un lavoro, le strade, le vie, le piazze in quei paesi d’origine che avevano voluto/dovuto
lasciare. Il progetto infatti fa parte delle iniziative dell’AssociazioneToponomastica Femminile che vuole restituire all’identità femminile il giusto
spazio, cominciando dal dedicare alle donne i luoghi pubblici, segno tangibile
della loro presenza e contributo nella società.
Un nuovo pezzo di storia quindi che
viene alla luce e che merita di rimanerci al chiarore di un lampione, ai raggi
di un sole che riscalda i passanti o colora le voci di bambini che giocano in
piazza, una piazza intitolata ad una di quelle donne a cui sarà così dato un
luogo della memoria.
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