Ogni passione spenta di Vita Sackville West è un romanzo magistralmente scritto che ripercorre l'esistenza di una anziana donna dell'alta società britannica di fine '800.
Una Lady ultra ottantenne che alla morte del noto marito, Lord, ex primo ministro nonché Viceré d'India, padre dei suoi sei figli, marito devoto che le aveva offerto lusso e prestigio, ha la possibilità di tornare ad essere quello che era stata prima del matrimonio, quello che avrebbe voluto essere, semplicemente Deborah, ora poteva esserlo anche per se stessa, dopo la morte del suo compagno, quello di una lunga vita...ma quale vita?.
L'anziana mylady si ritrova ora senza impegni ufficiali, etichette da rispettare, adesso è libera, libera di ripensare alla sua vita e di tirare le somme di quella che riaffiorandole in mente si delinea sempre più come una vita ufficiale, non scelta se non per adeguarsi alle aspettative sociali che imponevano ad una ragazza di buona famiglia di accettare una proposta di matrimonio più che vantaggiosa. Mano a mano che si ricreano i ricordi si capisce che questa vita all'apparenza perfetta fatta di ricevimenti, viaggi, lusso, servitù, merletti, cene ufficiali, etichette, rendite e case non era quello che Lady Slane avrebbe voluto dalla sua vita, che avrebbe scelto per la sua vita perché le sue velleità personali, quelle d'artista erano state messe in secondo piano, anzi annichilite per anni, fermate da quello che la società riservava alle donne della sua classe: un buon matrimonio e dei figli.
Ora all'alba dei suoi ottantotto anni era libera di scegliere una vita campestre nonostante le perplessità dei figli che per mera formalità si rincorrevano l'ospitalità da offrire alla madre e che accolgono la decisione del tutto imprevista dell'anziana lady con sollievo ma allo stesso tempo con assoluto stupore visto che la donna non aveva mai deciso alcunché in vita sua. Deborah Slane infatti era stata sempre una moglie fedele, devota, accondiscendente e presente, mai fuori posto, mai oltre, sempre all'ombra del più attivo e impegnato amato marito a cui si era sacrificata in qualità di moglie e madre, infatti questa non era la sua vita...era stata sì la sua esistenza ma non quella che avrebbe scelto. I suoi ricordi vividi, in pieno contrasto con il titolo del libro: “Ogni passione spenta”, sottolineano solamente le rinunce che aveva fatto perché così doveva una donna.
Al tramonto della sua vita Lady Slane scopre l'importanza di essere solo se stessa al di là delle convenzioni e aspettative sociali e quando scopre un barlume di creatività e autonomia di pensiero in una delle sue pronipoti le lancia un appoggio, un supporto morale e trova la serenità così di lasciare questa vita e addormentarsi per sempre, ormai che “Ogni passione spenta”.
L'autrice del libro lo suddivide in tre parti che lascia iniziare con versi ora di Cristina Rossetti ora di Shakespeare che non tanto sottolineano o scandiscono la trama del racconto ma piuttosto fanno da collante a quel sentimento che parte dal titolo “ogni passione spenta”, sottolineano la caducità di una vita che è ormai al tramonto che se da un lato sono in contrasto però con i ricordi invece vividi della protagonista sono in piena sintonia dall'altra parte con le recriminazioni della sua esistenza che in modo discreto ma costante riemergono dai suoi ricordi.
La scrittrice, Vita Sackville West forse attingendo in parte dalla sua esperienza personale ci regala un'opera mai banale, sofisticata e superlativamente costruita; è un romanzo che è il racconto di un'esistenza femminile intorno a cui ne gravitano tante altre, tutte più o meno insignificanti, mai piene come quella di un'anziana donna che ripercorre la sua esistenza ormai al tramonto che tuttavia è nonostante tutto ancora viva di emozioni e desideri mai sopiti, solo addormentati a cui non è stato possibile neanche dar voce perché la società non avrebbe capito ed accettato. Insomma un'autrice d'altri tempi che sarebbe utile ai nostri tempi riscoprire.
L'Autrice: Vita Sackville West “romanziera”, così la definisce l'edizione del 1979, appartenente all'alta aristocrazia britannica ed ad un' epoca nel pieno dell'età edoardiana caratterizzata da una parte dallo snobismo aristocratico e dall'altra dalla sfrontatezza; Vita fu una egregia esponente dell'una e dell'altra parte.
Debuttò in società nel 1910 e sposò il diplomatico Harold Nicolson da cui avrà un figlio, Nigel che molti anni più tardi scriverà una biografia della scandalosa ed eccentrica madre “Ritratto di un matrimonio”. Nel 1922 incontra Virginia Woolf e tra le due nasce una sconfinata stima ed affetto tanto che a lei Woolf dedica e scrive 'Orlando', descritto dal figlio di Vita come “una lunga, affascinante lettera d'amore”, lei è infatti la V. della ambigua dedica.
Fu personalità di spicco della cultura britannica, scrittrice, personaggio eccentrico in pieno sentimento della sua epoca.
Ha scritto: 'Una signora scostumata' (The Edwardians) 'Pepita
The Eagle and the Dove' 'Ogni passione spenta'.
La traduzione egregia della versione letta, risalente al 1979 è quella originale del 1935 affidata ad Alessandra Scalero.
Vita era nata a Knole nel 1892 e si è spenta nel 1962.
Non conoscevo questo titolo ma, da quello che racconti in merito, mi incuriosisce davvero tantissimo. Credo che proverò senza dubbio a cercarlo perché è proprio il genere di storia che mi appassiona sempre moltissimo. Grazie della segnalazione :)
RispondiEliminaGrazie Mami, io la trovo una scrittrice davvero raffinata, d'altri tempi senz'altro ma ad avercene! Spero troverai qualcosa perché purtroppo è un'autrice dimenticata ma che varrebbe proprio la pena invece riscoprire.
RispondiEliminaciao. E' bello quando parli della differnza tra vita e esistenza. Quella era la sua esistenza, ... accanto al mrito, ...ma non la vita che avrebbe scelto. Grazie. E' da riflettere. Rasenta la filosofia.
RispondiEliminaGrazie sempre a te per l'attenzione Mariadoria. A presto
EliminaGrazie mille per questa recensione, prendo appunti per i miei prossimi acquisti.
RispondiEliminaGrazie a te. Vedrai ti piacerà parecchio.
EliminaConosco molto bene Virginia Woolf ma non quest'autrice. Le storie delle donne mi appassionano sempre molto, quindi mi segno il titolo per una prossima lettura.
RispondiEliminaFai bene, sarà molto piacevole!
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