La Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma credits: Opportunità di Genere OG |
Alla presentazione del nuovo libro di Luciana Gentilini “Una Vita Oltre” è difficile trovare un posto seduti alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Con
impegno riesco a guadagnarmi un bel posto anche se poi girandomi vedo
che ci sono persone rimaste in piedi.
A
parlarci di questa novità editoriale, ci sono lo storico dell'arte, accademico Giuseppe Appella, anch'esso tra gli amici più cari dei coniugi
Gentilini, il critico letterario Arnaldo Colasanti, che riesce in
pochi tratti, si direbbe per restare in tema, poche pennellate a
chiudere con poetica la presentazione e Maria Pia Ammirati, scrittrice e giornalista, ex vice presidente della Rai e membro della Commissione Pari Opportunità Rai che dona,
immancabile, una visione femminile.
Anna Maria Ammirati, Luciana Gentilini, Giuseppe Appella, Arnaldo Colasanti. Credits: Opportunità di Genere OG |
Il
tutto è costantemente completato da immagini che riprendono quelle
presenti nel libro ma anche foto inedite che scorrono sul tableau affianco ai relatori e che accompagnano aspetti evidenti del libro ma
che ci restituiscono anche una dimensione più privata, intima,
coinvolgente, si direbbe familiare che è poi quella che si è
respirata durante la presentazione grazie agli interventi che si
sono susseguiti ma che è anche afferente al libro stesso.
Le immagini scorrono nel tableaux della sala delle Colonne. Credits: Opportunità di Genere OG. |
Il
nuovo libro di Luciana Gentilini, edito da Silvana editoriale, ci regala infatti le sue memorie dal 1971
al 1981, anno della scomparsa del marito, il pittore Franco
Gentilini.
In
questa decade Luciana ha tenuto infatti un diario dopo il
suggerimento di Augusto Augustinci, il titolare della nota Galleria
d'Arte francese la Rive Gauche, che un giorno le disse “Mon Dieu
Luciana, lei incontrerà certamente molte persone interessanti, o
persone che le raccontano cose interessanti e questi incontri, questi
racconti, potrebbero essere materia dei suoi scritti”1
e su questi scritti, oggi è incentrato proprio il nuovo libro dove
ritroviamo i pensieri e le impressioni dirette della Signora
Gentilini che dopo premiazioni, vernissage, mostre o 'semplici'
serate tra amci, annotava i suoi pensieri. Sì perché Franco e
Luciana Gentilini avevano come amici Ungaretti, De Chirico, Alfonso
Gatto, Bona De Pisis, Falqui, Manzini...solo per citarne alcuni, così
che il tempo passato in loro compagnia era un gran bel tempo insieme
“Dietro specifica domanda, ho dovuto riconoscere che con te
frequentavamo poco i teatri, fosse per i concerti, opere, balletti o
pièce teatrali. Tu preferivi le serate intorno a un tavolo con gli
amici. Ma quali amici!
Potevano essere Ungaretti, De Libero, Sinisgalli, Falqui, Petroni, Gianna Manzini, per citarne alcuni, e a Parigi Gualtieri di San Lazzaro, Alain Jouffroy, André Pièyre de Mandiargues, Bona de Pisis, Patrick Walderberg. E accanto a loro lo spettacolo era comunque garantito...le loro conversazioni, i loro ricordi, i loro racconti, le loro grandezze, le loro debolezze, le loro manie, le loro bizzarie e quant'altro, come tutti del resto, ma sempre con qualcosa in più.
Che necessità c'era di andare a teatro? Quello che loro ci offrivano era di qualità extra.
E gratis per giunta”2.
Potevano essere Ungaretti, De Libero, Sinisgalli, Falqui, Petroni, Gianna Manzini, per citarne alcuni, e a Parigi Gualtieri di San Lazzaro, Alain Jouffroy, André Pièyre de Mandiargues, Bona de Pisis, Patrick Walderberg. E accanto a loro lo spettacolo era comunque garantito...le loro conversazioni, i loro ricordi, i loro racconti, le loro grandezze, le loro debolezze, le loro manie, le loro bizzarie e quant'altro, come tutti del resto, ma sempre con qualcosa in più.
Che necessità c'era di andare a teatro? Quello che loro ci offrivano era di qualità extra.
E gratis per giunta”2.
Questo
di più è quello che Luciana Gentilini ci regala in questo nuovo
libro con le sue impressioni e suoi pensieri sull'intellighenzia
internazionale del secolo scorso. Così scopriamo i retroscena del
rapporto tra Falqui e Gianna Manzini, il senso, scarso, di ospitalità
di Bona De Pisis e insomma l'aspetto più umano e forse più vero di
grandi personalità; un documento storico che riesce a divertire
grazie allo stile ironico e pungente della sua autrice anche se ci
lascia un po' di malinconia per un tempo che non c'è più.
A
differenza del precedente libro “Continuare il tempo” dove
di fatto il tempo è sospeso perché Luciana Gentilini decide di non
inserire alcun riferimento temporale ai suoi ricordi di una vita
coniugale che è rimasta sospesa, interrotta, dopo la scomparsa del
marito, in questa opera invece i suoi appunti seppur circoscritti,
datati ci raccontano di un'epoca sospesa in cui le varie forme d'Arte
si incontravano tra loro e dal cui incontro nasceva altra
insuperabile Arte.
“Una
Vita Oltre” ci restituisce un tempo passato ma non superato,
anzi eterno come l'Arte di questi grandi artisti e grandi artiste che
oggi in questa opera ci vengono restituiti in una dimensione concreta
eppure effimera, proprio come solo l'Arte sa essere.
"Una Vita oltre" di Luciana Gentilini
Ed. SilvanaEditoriale
2017
pagg. 177
Ed. SilvanaEditoriale
2017
pagg. 177
________________________________________
1 L.GENTILINI,
“Una Vita Oltre”, ed. SilvanaEditoriale, Milano, 2017,
pag. 13.
2 L.
GENTILINI, “Continuare il tempo”, ed. De Luca Editori
d'Arte, Roma, 2013, pag. 129.
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Sembra proprio una vita straordinaria...
RispondiEliminaSi altri tempi, altri artisti e intellettuali una società che purtroppo non esiste più.
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