Molte
grandi scrittrici erano anche appassionate di giardino, dei propri
giardini che curavano con passione e attenzione proprio come le loro
opere letterarie.
Virginia
Woolf ad esempio e il suo a Monk's House o ancora Beatrix Potter
nella sua tenuta del Distretto dei Laghi o ancora Vita Sackville West
che oltre a scrivere raffinati romanzi impiegò la sua attività
creativa anche progettando veri e propri giardini, come quello della
sua residenza di Sissinghurst Castle meritandosi l'elogio e
l'ammirazione di molti professionisti giardinieri (oggi diremmo
paesaggisti). Tenne anche una rubrica settimanale di giardinaggio per
l'Observer e per quindici anni si impose al pubblico anche come
esperta giardiniera tanto che ancora oggi è un punto di riferimento
anche per i vivaisti contemporanei.
A
lei si deve la riscoperta nel giardino abbandonato quando acquistò
il Castello nel 1931, di una rosa molto antica che ora porta il nome
della sua tenuta, Sissinghurst Castle appunto. Il suo giardino
divenne infatti fonte di ispirazione anche per i suoi contemporanei
appassionati, coltivatori, fiorai tra cui Costance Spry, la flower
designer talmente brava che ricevette l'incarico nel 1956 per gli
addobbi per i festeggiamenti dell'incoronazione di Elisabetta II
d'Inghilterra.
Costance
iniziò la sua carriera casualmente come vetrinista di una profumeria
di un amico negli anni '20 ma il suo successo fu immediato e
costante, infatti rivoluzionò le regole della composizione floreale.
Oggi è praticamente normale trovare centritavola, addobbi, bouquet
con diversi elementi ma ciò che per noi è ormai acquisito in realtà
lo dobbiamo a lei, alla sua creatività e al coraggio che ebbe di
sfidare le regole che fino ad allora si usavano per il flower design.
Costance infatti ideò, per la prima volta, composizioni che contemplavano oltre ai fiori di stagione anche tutti gli altri elementi che il periodo stagionale offriva come frutti, ortaggi e foglie, abbinamenti che riscossero subito molto consenso e l'avviarono con successo al mestiere di flower design a cui ancora oggi dobbiamo molto. Alla sua morte, nel 1960 David Austen, un istituzione tra i creatori di rose inglesi, le dedicò una sua nuova creazione, una rosa a coppa dal colore chiaro e profumatissima che appunto chiamò Costance Spry. Lo stesso Austen quest'anno ha dedicato la sua nuova creazione ad un'altra artista: Vanessa Bell, arredatrice e pittrice di fine ottocento, nonché sorella di Virginia Woolf.
Costance infatti ideò, per la prima volta, composizioni che contemplavano oltre ai fiori di stagione anche tutti gli altri elementi che il periodo stagionale offriva come frutti, ortaggi e foglie, abbinamenti che riscossero subito molto consenso e l'avviarono con successo al mestiere di flower design a cui ancora oggi dobbiamo molto. Alla sua morte, nel 1960 David Austen, un istituzione tra i creatori di rose inglesi, le dedicò una sua nuova creazione, una rosa a coppa dal colore chiaro e profumatissima che appunto chiamò Costance Spry. Lo stesso Austen quest'anno ha dedicato la sua nuova creazione ad un'altra artista: Vanessa Bell, arredatrice e pittrice di fine ottocento, nonché sorella di Virginia Woolf.
E
poteva mancare una rosa dedicata a Jane Austen nel suo duecentesimo
anniversario? No di certo ed infatti dall'Inghilterra ecco la rosa
Jane Austen dal colore pastello, un albicocca delicato e dal profumo
intenso.
Ma
anche il nostro paese, altrettanto dedito ed apprezzato per i suoi
giardini e giardiniere-i, deve molto alle donne.
A Roma, il noto roseto comunale è stato ideato dalla Contessa Mary Gayley Senni che sul Colle Oppio negli anni trenta del '900 dedicò acri alle rose più preziose e istituì in quell'occasione il prestigioso premio di Roma nel quale la rosa più bella tra le nuove create viene, ancora oggi, premiata da una giuria internazionale.
Il roseto però fu poi distrutto durante il conflitto mondiale e solo successivamente ripristinato nella sua sede attuale all'Aventino e impreziosito da nuove e rare specie di rose, ad oggi ci sono più di mille esemplari da tutto il mondo.
Rosa tipo Tudor, "Lea" Renaissance. |
Quest'anno
ecco la rosa dedicata ad Anna Molinari, pensata in onore della
fondatrice del noto marchio di moda Bluemarine che da quarant'anni fa
grande il nome del Made in Italy anche all'estero.
Nel
2011 un vivaista di San Remo, e dove senno?, ha dedicato una sua rosa
alle madri costituenti per festeggiare i 150 anni della Repubblica
italiana, chiamandola “Donne d'Italia”; nello stesso anno in
Veneto un innestatore ha dedicato una sua nuova creazione alla
giornalista Ilaria Alpi e quest'anno ha pensato di omaggiare una
delle poete più importanti del panorama italiano per quanto
purtroppo poco nota.
Rosa "Mamma mia" Courtyard. |
La
rosa Moderata Fonte, la novità del 2017 è di un rosa intenso e
delicato.
*
M. Fonte, “Merito delle Donne. Ove chiaramente si scuopre quanto
siano esse degne e più perfette de gli uomini”, 1600, pag. 12.
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