Ci troviamo a Parigi, dove in questo giorno nasce una
delle più importanti studiose matematiche: Sophie Germain, il 1 aprile
1776 a Parigi, crebbe in piena Rivoluzione Francese quindi e rivoluzionario
sarà anche il suo stile di vita.
Appassionata di matematica che scopre grazie alla
biblioteca paterna, a 13 anni esaltandosi per la vita di Archimede, studia come
autodidatta, dapprima la notte per non farsi scoprire dai genitori, contrari
poiché studi simili non si addicono alle donne, e poi incoraggiata dagli stessi
per la tenacia con cui porta avanti questa passione. Così come ci racconta il
suo primo biografo, il matematico conte italiano Guglielmo Libri Carucci.
A lei si devono importanti spunti e riflessioni sulle
teorie matematiche dei numeri primi, alcuni dei quali prendono infatti il suo nome, e
ancor di più per gli importanti apporti alla futura teoria dell'elasticità con i suoi
studi sulle superfici e raccolti nell'opera " Memoria delle curvature delle superfici". Eppure non sarà ricordata tra i nomi di coloro che
grazie ai loro studi sull'elasticità delle placche avevano reso possibile la costruzione
della Torre Eiffel nonostante fosse anche, tra l’altro, la vincitrice del
concorso indetto da Napoleone all'Accademia delle Scienze di Parigi nel 1815,
dopo altri due tentativi negli anni passati, nel 1809 e nel 1813, sulle tematiche relative proprio
all’ elasticità.
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I suoi studi furono apprezzati da importanti personalità
dell'epoca come il professore Lagrange, Poinsot, Gauss e Fourier, anche se
almeno inizialmente dovette presentarsi con un nome maschile per farsi pendere
sul serio come tale Antoine-August Le Blanc, lo stesso pseudonimo usato per
potersi iscrivere al nuovo Politecnico di Parigi nel 1795, vietato alle donne e con cui riuscì a farsi notare prima dal suo professore Lagrange, al Politecnico, che la volle conoscere e che rimase colpito, favorevolmente, dal fatto che davanti a lui si palesò in realtà una donna e poi dalla massima autorità dell'epoca in tema di scienze matematiche, il luminare Carl Friedrich Gauss, professore all'Università di Göttingen.
Nonostante le difficoltà dovute all'essere una donna, che
tra l’altro scelse di non sposarsi, i sabotaggi e gli atteggiamenti di
sufficienza riservatele, con la vincita del concorso dell'Accademia delle
Scienze le fu riconosciuta una certa notorietà e con le sue teorie sull' Ultimo
teorema di Fermat, fu la prima donna ad essere ammessa all'Accademia delle
Scienze, ormai quarantenne.
Fu anche un'apprezzata, seppur postuma, autrice di libri di filosofia, altra sua passione, e scrisse due opere che vennero pubblicate dopo la sua morte grazie al nipote, "Pensieri" e "Considerazioni generali sullo stato delle scienze e delle lettere, nelle diverse epoche delle loro culture", molto apprezzata da Comte.
Non avendo potuto proseguire la sua carriera scolastica al
Politecnico di Parigi, venne insignita di una laurea honoris causa
dall'Università di Göttingen, per volontà di Gauss ma malauguratamente, Sophie
Germain, Marie Sophie Germain, morì per un tumore al seno prima di poter
ricevere il riconoscimento, il 27 giugno 1831. Fu seppellita nel cimitero parigino di Père Lachaise.
Dal 2003 l’Accademia delle Scienze ha intitolato, in
accordo con l’Istituto di Francia, un premio a Sophie Germain per i giovani ricercatori
in matematica.
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Biografie:
TOTI RIGATELLI Laura, "Sophie Germain, una matematica dimenticata", Ed. Archinto, 2007.
Opere di dominio pubblico:
GERMAIN Marie Sophie, "Maestro Pietro, ovvero Il Sapiente del villaggio",
volgarizzazione dal francese di UNGARO Michele e PIEZZO Luigi, Napoli, Ed. Stamperia del Fibreno, 1847.
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