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giovedì 31 agosto 2017

Un film di una donna a settimana per un anno?#44




credits: screenshot by Opportunità di GenereOG
in base all'art.70
Legge sulla protezione del diritto d'autore 633/41

 e successive modifiche.


# 44  The Queen - La Regina




Il film che OG ha scelto per questa settimana è The Queen -La Regina un film del 2006, il primo che cercò di ricostruire la vicenda umana e monarchica della Principessa Diana, presentandocela come l'unica realtà del film grazie a filmati di repertorio di tv, tg, interviste in una ricostruzione scenica in cui la realtà è ricostruita invece verosimilmente.

Il film fece vincere l'Oscar come migliore attrice ad Helen Mirren e guadagnò due Golden Globe anche come miglior sceneggiatura.

Trama: Il film ripercorre il difficile momento storico e politico della monarchia inglese messa in seria crisi dalla scomparsa prematura della Principessa Diana partendo dall'elezione del giovane Premier inglese Tony Blair che avvedutosi invece dell'importanza che questo incidente poteva avere sulla monarchia cerca di far capire alla orgogliosa Regina che era il caso di prendere una posizione al di là dell'etichetta reale, andando oltre la sua presa di posizione formale rispetto a Lady D che non essendo più membro della famiglia reale non meritava, per la Regina, un ricordo pubblico ma doveva essere trattata come una faccenda esclusivamente privata anche nel rispetto dei figli della Principessa.

credits: screenshot by Opportunità di GenereOG
in base all'art.70  Legge sulla protezione del diritto d'autore 633/41
 e successive modifiche.
Scelto perché: oggi ricade il ventennale dall'incidente che portò via Diana Spencer e questo film può essere un valido spunto per analizzare l'accaduto da un punto di vista politico e mediatico, quindi sociale sulla vicenda anche se è ancora comunque troppo presto per riuscire ad avere un quadro meramente storico sulla figura di Lady D e del suo impatto sulla monarchia inglese dal suo matrimonio e dal suo incidente compreso. Un momento che è entrato decisamente nella storia ma ancora non storicizzato e che quindi ci riserverà nel tempo e grazie all'analisi storica ulteriori valutazioni su due figure di donna, Lady Diana e la regina Elisabetta, che hanno fatto e sono parte fondante della nostra storia.




Titolo: The Queen -La Regina
Titolo originale: The Queen
Anno: 2006
Nazionalità: UK Fr Ita
Durata: 100 min.
Regia: Stephen Frears
Sceneggiatura: Peter Morgan

Cast: Helen Mirren, Michael Sheen, James Cromwell


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martedì 22 agosto 2017

Un film di una donna a settimana per un anno?#43





 #43 Vacanze Romane


Siete appena tornat* dalle vacanze o dovete ancora partire? Non preoccupatevi ci pensa OG a offrirvi...Vacanze Romane! Infatti il film per questa settimana ci riporta nel vecchio continente e soprattutto nella città eterna, Roma dove un irresistibile Audrey Hapburn conquisterà il mondo con la sua eleganza, simpatia e bravura nonché l'Oscar come miglior attrice nel 1954.

Un film classico, in bianco e nero del 1953 che ha fatto epoca presentando al pubblico le scorrazzate in vespa per le vie della Capitale che rimangono l'emblema di una dolce vita ormai sparita.


Trama:

La Principessa Anna è in viaggio “educativo” tra le principali capitali europee e come ultima tappa del viaggio passa anche per Roma dove deve attendere ai numerosi impegni ufficiali tra balli, strette di mano, diplomazia, sorrisi e inchini ma una sera dopo un ricevimento ha un collasso di nervi e viene chiamato il dottore che le somministra un tranquillante però prima che si verifichi l'effetto, Anna nascondendosi nel furgoncino delle vivande, riesce a fuggire da palazzo e inizia un suo personale viaggio...
Comincia a scoprire la Roma normale, quella vera delle persone di tutti i giorni quando si addormenta per effetto del calmante e viene trovata dal giornalista americano, interpretato da Cary Grant, che non riconoscendola pensa sia una turista un po' ubriaca e cerca di riportarla a casa quando però non ci riesce decide di portarla a casa sua per farle smaltire la sbronza.
La mattina corre in redazione e vedendo la notizia della scomparsa della Principessa Anna riconosce la ragazza a casa sua e sicuro del suo successo scommette con il capo uno scoop eccezionale sulla principessa. Torna quindi a casa di corsa e trova ancora la ragazza addormentata che in seguito lo saluta ringraziandolo. I due però si rincontrano a Piazza di Spagna, in maniera apparentemente casuale, in realtà il giornalista la sta seguendo con un suo amico fotografo. Inizia così un bel giro per la città in cui i due scoprono una Roma eterna che si fonde completamente con la “romanità” del quotidiano. 
La sera partecipano a una festa su un barcone sul Tevere ma nel frattempo le numerose guardie sguinzagliate dal padre della Principessa stanno scandagliando la città e la trovano ma quando cercano di riportarla via si scatena una rissa e i due, principessa e giornalista in incognito riescono a fuggire buttandosi in acqua.

Riemergono dalle acque teverine e guardandosi negli occhi si scoprono complici di qualcosa che si è creato in questi pochi giorni e si baciano ma Anna decide comunque di tornare a Palazzo.

Il giorno seguente Anna incontra i giornalisti della Capitale e riconosce tra la folla proprio il suo spasimante e il fotografo, rimanendone molto delusa, i due però le fanno capire che tutto rimarrà tra loro e alla fine dell'incontro le regalano le foto della sua vacanza romana invece che usarle per lo scoop del giornale.

Scelto perché:


In questo film la protagonista è una donna che ha dei doveri ai quali non può sottrarsi, è schiacciata da quello che lei non ha scelto di fare e se è una condizione che può riguardare molte persone che hanno responsabilità che derivano loro da condizioni familiari, ereditarie, di visibilità sono certamente più vere per una donna che spesso è soggetta a condizionamenti sociali anche subdoli che la inducono e indirizzano verso scelte che non si rivelano poi libere.
Anna, Audry Hepburn, in questo film non viene capita, la sua ribellione che si manifesta inizialmente a livello di salute viene sottovalutata e affrontata con un aiuto di tipo palliativo, come si faceva nel 1700 si attribuiva tutto ad una sorta di isterismo femmineo ma nonostante la cura, un calmante, Anna decide di scappare e così fa un viaggio del tutto personale, non solo turistico ma a mio avviso anche intimo, un percorso di crescita in cui alla fine è lei a decidere di tornare alle proprie responsabilità, avendo compiuto un percorso personale che l'ha resa più consapevole di se stessa e del suo ruolo al di là delle convenzioni ed imposizioni impostele.


Titolo: Vacanze Romane
Titolo originale: Roman Holiday
Anno: 1953
Nazionalità: USA
Durata: 118 min.
Regia: William Wyler
Sceneggiatura: Dalton Trumbo
Cast: Audrey Hepburn, Gregory Peck,  Eddie Albert




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giovedì 17 agosto 2017

Un film di una donna a settimana per un anno? #42


# 42 The Help




L'attualità internazionale è focalizzata sui recenti avvenimenti razzisti di Charlottesville a cui OG vuole rispondere con il film di questa settimana. Infatti OG vi propone una commedia, dai temi però seri, del 2011 basata sul romanzo, best seller, di Kathryn Stockett, e che vede protagoniste Jessica Chastain ed Emma Stone.
Vincitore di un Oscar come miglior attrice non protagonista, questo film non ha ottenuto molta visibilità in Italia, invece meriterebbe di essere conosciuto e visto.

Trama:
Mississipi anni '60 una giovane ragazza (Emma Stone) sogna di diventare scrittrice e cogliendo ispirazione dal suo quotidiano decide di scrivere un libro su come le donne di colore, le domestiche delle borghesi mamme di famiglia bianca, concepiscono la loro condizione. Chiede aiuto alla domestica interpretata da Octavia Spencer (premio Oscar come miglior attrice non protagonista) a cui si aggiungeranno mano a mano altre colf decise ad aiutare la giovane nel suo intento anche perché si scopre che la ragazza è stata cresciuta dalla sua Tata di colore a cui in questo modo vuole dare atto dei bei momenti e dei valori che le ha trasmesso rispetto ad una madre scostante attenta solo alle apparenze.
Quando il libro uscirà, farà scandalo tra le benestanti signore “per bene” della borghesia americana.

Scelto perché:
Questo film ci permette di entrare in un'ottica diversa, duplice facendoci vedere una condizione femminile duale, quella delle donne sì ma che hanno un 'handicap' in più, quello del colore della pelle che le ha condizionate da sempre rendendole per forza delle domestiche di signore bianche di famiglie “per bene” ma proprio in quegli stessi anni ('60) Betty Friedman scriverà analizzando proprio la condizione di quella classe borghese femminile che apparentemente sembra essere appagata, sembra avere tutto, essere benestante e libera ma che è in realtà succube di altrettanti condizionamenti sociali di cui le donne “bianche” stesse non sono consapevoli, la “mistica della femminilità” come la definì Friedman.
Queste donne vengono meno anche alle femministe, suffragette, della così detta “prima ondata” che a fine '800 appoggiavano le rivendicazioni razziali per scoprire che le loro stesse, seppur bianche, non avevano diritti, come Lucretia Mott o Elisabeth Cady Stanton.
Un film commedia quindi che però propone un tema serio che dà vari spunti di riflessione e che andrebbe fatto conoscere e vedere.

Titolo: The Help
Nazionalità: USA, Emirati Arabi Uniti, India
Anno: 2011
Durata: 146 min
Regia: Tate Taylor

Cast: Emma Stone, Jessica Chastain, Octavia Spencer




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martedì 8 agosto 2017

Un film di una donna a settimana per un anno? # 41

























# 41 La Città Incantata




Tra poco è tempo di ferie e allora rimaniamo in Oriente ma questa volta OG esagera perchè vi porta addirittura in una Città Incantata quella dell'anime di Miyazaki.

Il film di animazione è del 2001 insignito dell'Orso d'Oro a Berlino l' anno seguente e vincitore anche dell'Oscar come miglior film d'animazione nel 2003.



Trama:

Chihiro e i suoi genitori stanno traslocando quando suo padre sbaglia strada e si ritrova per errore in una vecchia città che sembra abbandonata, scendendo dall'auto con la moglie e sua figlia appunto Chihiro trovano da mangiare in uno chiosco e la loro ingordigia li trasformerà in maiali così che quando la bambina torna per spronare i genitori alla partenza dopo aver perlustrato brevemente il luogo non li trova più e per cercarli si addentra nella città trovando poi tutto un mondo fatto di vecchi spiriti pronti a materializzarsi e a prendere le forme più particolari. 
Finalmente la bambina trova una sistemazione in questa città così inquietante, riesce ad andare a lavorare alle terme dove fatica a farsi accettare dagli altri lavoratori. Con il tempo Chihiro impara però a districarsi nelle dinamiche di questo posto stregato in cui i lavoratori sono interessati solo a fare soldi e accumulare ricchezza tanto da accettare di perdere il loro nome al momento dell'assunzione in favore della strega Yubaba, proprietaria delle terme e dei loro nomi (identità).
La bambina di soli dieci anni però non arriverà mai ad accettare compromessi e pur lavorando faticosamente tutto il giorno e dormendo sul posto di lavoro riuscirà a creare dei legami veri con i suoi colleghi rinunciando ai guadagni facili che altri accettano di avere servendo a dismisura i clienti delle terme che rappresentano i ricchi e i potenti da servire e riverire.


La sua curiosità e non canonizzazione farà di Chihiro l'eroina della storia, la salvatrice della città Incantata che tornerà a vivere grazie alle sue acque sacre che l'avevano abbandonata per il sudiciume che si era adagiato nelle sue mura, dei suoi genitori che torneranno ad assumere sembianze umane recuperando il loro nome, la loro identità.

Scelto perché: Questo anime ha delle forti simbologie che fanno della Città Incantata un po' il verso alla nostra società, alle nostre società, in cui il capitalismo è alla base della realizzazione sociale e l'avarizia e la soddisfazione dei propri desideri è un primato da realizzare davanti a tutto e a tutti i costi, come per i genitori di Chihiro, in cui il denaro è lo scopo primario e si è pronti a perdere se stessi per averne sempre di più, a snaturarsi come fanno i protagonisti perdendo i loro nomi, insomma è un film di animazione pieno di spunti concreti e sociali se si vuole e tutto viene riacquistato grazie ad una bambina che non si fa snaturare ma rimane ferma nei suoi valori, nella sua identità.

Titolo: La città Incantata
Anno: 2001
Durata: 125 min.
Nazionalità: Giappone
Regia: Hayao Miyazaki




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venerdì 4 agosto 2017

La sposa normanna- Costanza I d'Altavilla

La cattedrale di Palermo


La Sposa Normanna- Costanza I d'Altavilla” è un libro uscito nel 2005 per le Edizioni Piemme non una novità editoriale quindi ma è un romanzo che essendomi piaciuto molto mi sento di consigliare come lettura estiva, anche sotto l'ombrellone perchè anche se è un tema storico e a qualcuno potrebbe spaventare è scritto in romanzo ed è davvero accattivante. E' ancora in pubblicazione dal 2013 per le edizioni Pickwick.

La storia si basa sulla vita e i miti legati a Costanza d'Altavilla, ultima discendente di questa prestigiosa famiglia aristocratica siciliana, madre di Federico II di Svevia, lo "stupor mundi" che segnò il cammino dell'umanità e cantata perfino da Dante nel III Canto del Paradiso.

L'autrice Carla Maria Russo è una grande scrittrice, oltre che storica, che riesce a trasportare direttamente chi legge nella piena vicenda personale e storica che caratterizza ogni suo romanzo. 

martedì 1 agosto 2017

Un film di una donna a settimana per un anno? # 40

# 40 Anna and the King



Agosto! Periodo decisamente di ferie e allora cosa di meglio di una meta esotica, andiamo in Oriente con questo film per il nostro consueto “film di una donna a settimana per un anno” che OG ha scelto per l'inizio del mese dedicato alle ferie per eccellenza...

Anna and the King, girato nel 1999 con una bravissima Jodie Foster è il remake di “Il Re ed Io” del 1956 che vinse cinque premi Oscar. Nel 2000 invece questo ricevette due nomination, una per la scenografia grazie a Luciana Arrighi e una per i costumi.
La sceneggiatura è liberamente ispirata alla vita di Anna Leonowens, istitutrice presso il Re di Siam nel 1800 narrata nel romanzo di Margaret Landon del 1944 "Anna and the King of Siam".  Il Re del Siam era infatti intenzionato a emancipare il proprio regno, occidentalizzandolo e come le memorie di Anne Jemima Clough, la fondatrice del Newnham College, ci ricordano anche la Signora Smith si recò in Siam come insegnate di scuole femminili volute dal Re nel XIX secolo. 


Trama:
Anna dopo essere rimasta vedova decide di reagire al suo dolore e accetta di trasferirsi con suo figlio e i servitori nel Siam come istitutrice dei figli del Re.
Nel 1862 Anna si manifesta come una donna emancipata e intelligente che da subito si scontra oltre che con la diversa cultura e tradizione anche con la diversa considerazione che le donne hanno a Corte e nell'intero paese.
Il suo piglio fiero e forte la fa entrare mano a mano nelle simpatie del Re che tenta docilmente di farle capire e comprendere i loro usi e l'amore per una delle figlie più adorate del Re, “scimmietta” che muore improvvisamente li avvicinerà nel dolore che proveranno nel perderla. 


La stima tra persone così diverse si accrescerà di giorno in giorno e gli scontri che Anna dovrà superare in questa realtà così diversa dalle maniere occidentali faranno sì che i suoi modi decisi e diretti la aiuteranno a ritrovare se stessa e a guardare in faccia il suo dolore e la sua vedovanza ritrovando anche il rapporto con il suo bambino.


Scelto perché: La vita di Anne è una vita avventurosa che pochi nell'800 potrebbero dire di aver vissuto, figuriamoci una donna! Il suo esempio reale è una fonte di ispirazione, conoscenza e ammirazione.

Titolo: Anna and the King
Anno: 1999
Durata: 148 min.
Nazionalità: USA
Regia: Andy Tennant
Scenografia: Luciana Arrighi
Cast: Jodie Foster, Chow  Yun-Fat


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